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lunedì 13 novembre 2017

GILBERTO ZORIO in mostra al Castello di Rivoli (TO) fino al 19/2/2018





Tra i pionieri dell'Arte povera, con il suo linguaggio rivoluzionario e sperimentale Gilberto Zorio, classe 1944, ha contribuito a cambiare la storia dell'arte.
Le sue opere scultoree e le installazioni, costituite prevalentemente da materiali industriali, sono campi inesauribili di energia e di materia in trasformazione; così Gilberto Zorio parla delle sue opere: "i miei lavori pretendono di essere essi stessi energia perché sono sempre lavori viventi, o sono lavori in azione...".
Dalla metà degli anni '60 l'artista ha indirizzato la propria ricerca in direzione di una processualità che rende continuamente mutevole ciascun lavoro. In questo modo ha rinnovato il linguaggio della scultura liberandola dall'immobilità e dalla pesantezza a cui siamo tradizionalmente abituati ad associarla.
Zorio immette i propri lavori all'interno di un ciclo vitale attraverso l'attivazione di reazioni chimiche, fisiche e occupando lo spazio aereo oltre a quello sonoro diventando egli stesso uno spettatore.
Il tempo è spesso una componente importante poiché solo il naturale trascorrere delle ore e dei giorni permette la  trasformazione delle opere. Ne sono un esempio i Piombi che innescano un vero e proprio processo chimico.
Ogni lavoro espositivo è come una pagina bianca, carica di inedite possibilità: sono le sostanze chimiche utilizzate a trasformare l'opera secondo modalità che l'artista non può prevedere quando concepisce l'opera,  anche se l'energia mentale è uno degli elementi che permette la creazione dell'opera ("Il filo conduttore è l'energia intesa in senso fisico e in senso mentale. I miei lavori pretendono di essere essi stessi energia perché sono sempre lavori viventi, o sono lavori in azione o lavori futuribili..." G.Z.) .
La mostra all'ultimo piano del Castello di Rivoli raccoglie oltre cinquant'anni di ricerca, proponendo in un percorso molto denso e non cronologico alcuni tra i più importanti lavori realizzati da Zorio, tra cui installazioni storiche custodite gelosamente dall'artista nella propria collezione privata e un prezioso nucleo di disegni con progetti mai realizzati.
Queste rare opere sono presentate al pubblico accanto a lavori provenienti da collezioni e a nuove installazioni appositamente realizzate per le sale del Castello.




 




La mostra al Castello di Rivoli offre emozioni di uno spazio nel quale la sapienza alchemica abbraccia tecnologie futuribili e antichissime, mentre luce e buio disegnano visioni che coinvolgono i sensi.