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lunedì 25 dicembre 2017

ODISSEE - Diaspore, invasioni, migrazioni, viaggi e pellegrinaggi.





Fino al 19 febbraio 2018 a Palazzo Madama (piazza Castello, Torino) è possibile visitare la mostra ODISSEE una rassegna che racconta,  nel corso di una Storia plurimillenaria, lungo cammino dell'umanità sul pianeta Terra  senza però incentrarsi solo sulle migrazioni.
I percorsi effettuati dal genere umano sono illustrati da grandi cartine geografiche realizzate per l'occasione e documentati da circa cento opere d'arte scelte per l'occasione in quanto rappresentativi delle principali "strade" percorse dall'uomo nel suo lungo viaggio nello spazio e nel tempo, dal Paleolitico ad oggi.


La mostra è suddivisa in dodici sezioni.
La preistoria


Questo periodo è caratterizzato da continui spostamenti di piccoli gruppi umani che esplorano e occupano nuovi territori guidati dalla ricerca di punti d'acqua, fauna e materie prime per la fabbricazioni dei manufatti, elementi essenziali per la loro sopravvivenza.
I viaggi mitologici di Ulisse ed Enea


L'Odissea omerica è il vero prototipo letterario del viaggio nella civiltà occidentale: da Troia distrutta partono sia uno degli sconfitti, il troiano Enea, sia uno dei vincitori il greco Ulisse. Il primo emigra per questioni di sopravvivenza e per trovare un luogo dove fondare una nuova Troia, il secondo intraprende il difficile viaggio per ritornare a casa ricco di insidie e di prove ma anche di conoscenza e di confronto con l'altro.
La Diaspora Ebraica
La parola greca diaspora significa disseminazione e per estensione indica la dispersione di un popolo costretto a trovare una nuova patria.
Deportati sin dal 721 a.C. , dalla distruzione romana di Gerusalemme nel 70 d.C., gli ebrei hanno vissuto sparsi in tutto il mondo pur conservando il senso della loro unità e del legame con la Terra Promessa. 
In Piemonte sono arrivati intorno al 1400 ma soltanto con lo Statuto Albertino del 1848  hanno ottenuto la loro emancipazione.
Il popolo ebraico ha oggi uno stato, Israele, costituito nel 1948.
Il costituirsi dell'impero Romano


Ultimo nato tra i grandi regni dell'antichità, raggiunge la massima espansione nel II secolo d.C. inglobando popoli estremamente diversi per cultura, lingua e religione.
Le invasioni Barbariche


Tra il V e il VII secolo i confini dell'Impero romano cedono sotto la pressione delle massicce migrazioni dei popoli "barbari", popolazioni nomadi o seminomadi che provengono dalle regioni dell'Asia centrale e dell'area danubiana e germanica. Sono i Visigoti, i Vandali, gli Unni, i Franchi, gli Alemanni.
In Italia si insediano prima i Goti (nel 489) e poi i Longobardi (nel 568) con modalità diverse di integrazione con la popolazione romana.
L'espansione Islamica


L'Islam nasce all'inizio del VII secolo dalla predicazione del profeta Maometto nella penisola araba, a Mecca e poi a Medina. Da qui ha inizio la conquista da parte dell'esercito arabo e islamico dell'impero persiano e di gran parte del territorio bizantino: Siria, Egitto e Palestina con Gerusalemme (638 d.C.).
L'impero islamico raggiunge la massima estensione tra il 661 e il 750 per poi vedere incrinarsi l'unità dell'Impero intorno al XI secolo: vaste aree sfuggono al controllo centrale e popolazioni nomadi e di etnia turca instaurano il proprio dominio sostituendo le dinastie arabe.
Le Crociate
Sono le otto guerre indette dai Papi tra XI e XII secolo (la prima del 1096 fu bandita da Urbano II) per indurre i popoli cristiani dell'Europa occidentale a liberare il Santo Sepolcro di Gerusalemme dai musulmani.
Ma le crociate assunsero altri significati: i nobili feudatari desideravano impossessarsi di nuove terre in Oriente, i cristiani di intraprendere un pellegrinaggio verso i luoghi santi, altri scoprire nuovi mondi o trovare in Terreassanta migliori prospettive di vita.
I Pellegrinaggi


La pratica del pellegrinaggio accomuna tutti i tempi e tutte le grandi religioni: gli uomini si mettono in cammino alla ricerca di un contatto più diretto con il divino, a volte per dovere religioso ma anche per desiderio spirituale.
Il viaggio ha come meta i luoghi sacri appartenenti alla storia delle diverse religioni e percorre spesso cammini consolidati nei secoli.
Le Esplorazioni



I viaggi e le esplorazioni hanno provocato in molti casi distruzioni e massacri ma hanno anche reso possibile un flusso di scambi commerciali e culturali da cui sono nate nuove civiltà.
Con Cristoforo Colombo nel 1492 prende l'avvio la conquista del continente Americano e nello stesso periodo i portoghesi stringono relazioni commerciali con alcune società africane del Golfo di Guinea.
I diari di viaggio tenuti dagli esploratori e i racconti dei missionari creano un letteratura di viaggio che descrive le nuove scoperte ed in parallelo il progresso della cartografia consente la riproduzione del mondo fisico con i suoi mari, le sue montagne, le sue città e le sue istanze.
Le Colonizzazioni
Alla fine del XVIII i colonizzatori europei sono ormai giunti ovunque. Nelle Americhe si parla inglese o spagnolo, portoghese o francese.
Gli imperi coloniali hanno sempre prodotto migrazioni più o meno consistenti, talvolta volontarie e altre forzate, insediamenti di nuove popolazioni ma anche genocidi con imposizioni spesso autoritarie della religione cristiana; hanno fatto conoscere risorse materiali nuove e nuovi alimenti come la patata, il mais, il pomodoro, il tè, il caffè, la cioccolata ed il tabacco che ormai fanno parte delle abitudini degli abitanti di ogni parte del mondo.
L'Emigrazione europea verso le Americhe tra il 1800 e inizio del 1900


Il XIX  secolo costituisce un punto di svolta delle migrazioni europee. Tra il 1815 e il 1913 circa sessanta milioni di europei lasciano il continente a seguito delle politiche migratorie liberiste e degli incentivi introdotti dagli Stati Uniti, Argentina e Brasile.
Le emigrazioni transoceaniche sono indotte anche dal forte aumento demografico, dalla crisi agraria e dalle trasformazioni seguite alla rivoluzione industriale che facilitano gli spostamenti sulle grandi distanze.
Parallelamente aumentano anche le migrazioni all'interno dell'Europa stimolate dall'apertura di grandi opere di ingegneria, ferrovie, strade e trafori alpini che attraggono una consistente manodopera.
Le migrazioni contemporanee
Il mondo  contemporaneo ci pone continuamente di fronte al tema della migrazione, dello spostamento di popoli, del confronto tra le persone e le culture.
Ogni individuo, migrante o residente,  deve confrontarsi con "l'altro", con tradizioni, culture e usanze molto diverse che fanno spesso temere per la conservazione della propria identità originaria e rendono difficile la convivenza.
Pur con la consapevolezza che le migrazioni possono generare scontri, atti di ferocia e guerre, l'esposizione desidera dimostrare che dalle migrazioni e dall'incontro dei popoli può scaturire un bene culturale ed artistico.