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sabato 21 febbraio 2015

Pacco d'artista. Andrea Mastrovito

Dopo la "merda d'artista", ora c'è il "pacco d'artista"

Linea sottile - A.Mastrovito
E' l'opera che ha vinto il premio per l'edizione 2014 di Pacco d'Artista del progetto promosso da Poste insieme a S P I R I T O DUE-Giubilarte curato da Valentina Ciarallo e che vuole trasformare in opera d'arte il pacco giallo utilizzato per le spedizioni.
Il multiplo di 100mila pezzi sarà distribuito in tutt'Italia con Poste Italiane. 
L'iniziativa è stata supportata online dal voto di oltre 10mila utenti che hanno scelto la proposta dell'artista bergamasco Andrea Mastrovito.
L'opera si sviluppa come un grande viaggio attorno alla scatola attraverso l'illustrazione di diversi personaggi che animano la superficie formando una catena infinita.



Curiosità - Anche i grandi maestri si ispirano al passato


Probabilmente nelle sue esercitazioni di pittura al Louvre, copiando i maestri del passato, Edouard Manet ha avuto l'idea per la realizzazione del suo capolavoro Le déjeuner sur l'herbe.
Si nota infatti una somiglianza tra la sua opera e quella di Tiziano

Tiziano - Concerto campestre 1509-10
Manet - Colazione sull'erba 1863
Il quadro sollevò uno scandalo al Salon des Réfuses e, secondo l'espressione dell'imperatore  Napoleone III, "offese il pudore".
Forse è per questo che Claude Monet l'anno dopo rivestì tutti.



Monet - Colazione sull'erba 1864





domenica 15 febbraio 2015

Curiosità - Condominio Number 6 Torino


Palazzo Valperga Galleani - Facciata ingresso

Lo storico Palazzo Valperga Galleani in via Alfieri a Torino, recentemente ristrutturato dal Gruppo Building di Piero Boffa e trasformato in condominio d'avanguardia Number 6, ha vinto il premio per la migliore ristrutturazione dell'anno.
I lettori del portale statunitense ArchDaily lo hanno eletto Building of the Year nella categoria Refurbishment (ristrutturazione).
L'Architetto Valperga nel seicento lo aveva destinato a dimora nobiliare e l'intento della ristrutturazione è stata proprio quella di ripristinare il senso originario del palazzo ma secondo forme aggiornate che continuino a trasmettere l'idea di lusso e prestigio.
Sotto l'occhio vigile della Soprintendenza, l'architetto Luca Petrone ha iniziato ripristinando il cortile rendendolo un elemento di apertura verso la città.

Cortile illuminato
Il disegno originale del giardino è stato modernizzato con piante, vasi e un impianto di luci controllate elettronicamente che forniscono un'illuminazione molto suggestiva. Elemento scenografico che ricorda il gusto barocco (tipicamente piemontese) per giochi e sorprese è la presenza di una albero sospeso con radici a vista installato per meravigliare il visitatore e  fargli invidiare un po' le persone che  abitano il palazzo.
Le installazioni contemporanee sono dell'artista Richi Ferrero.
Interior design degli appartamenti ristrutturati - zona living 
E che dire degli interni? 
Se passate di giorno il portone è aperto, il custode molto gentilmente vi farà accedere al cortile... ma il meglio viene la sera con il cortile illuminato ma purtroppo il portone è chiuso e bisogna aspettare che qualcuno esca per poter entrare e vedere il suggestivo spettacolo di luci.

giovedì 12 febbraio 2015

DAMIEN HIRST: “LOVE”


Il  capofila degli Young British Artists, Damien Hirst, colui che ha fatto della morte il tema centrale delle proprie opere infatti e che sin dagli anni ’80 Hirst ha usato vari mezzi espressivi per esplorare i concetti di vita e di morte realizzando lavori come The Physical Impossibility Of Death In The Mind Of Someone Living consistente in uno squalo tigre di oltre quattro metri in una vetrina,


















per San Valentino  diventa romantico e dal 9 al 21 febbraio 2015 alla galleria Paul Stolper di Londra  espone le sue ultime creazioni tutte incentrate sul tema dell'amore.
Ha dichiarato: «L’amore è una cosa meravigliosa e lo considero un piccolo antidoto ai mali del mondo».
Un'altra geniale trovata dell'artista tra i più pagati al mondo che ha creato oggetti che potrebbero essere il regalo perfetto di San Valentino per tutti i ricchi appassionati di arte contemporanea.
Ecco allora tre sculture a cuore e la serie LOVE Gold di otto serigrafie e sei cuori su foglia d'oro, tutti con al centro l'immagine di una farfalla, simbolo di bellezza e fragilità, uno dei suoi marchi di fabbrica.
LOVE Gold è il primo portfolio dell'artista, il secondo uscirà a giugno e avrà il tema dell'argento.
Basta squali, pecore, mucche immerse nella formaldeide o farfalle che sembrano vetrate  di cattedrali gotiche 


gli animalisti posso tirare un sospiro di sollievo, almeno per il momento. 
Se qualcuno pensa invece che i diamanti siano più appropriati, dovrebbe ricordarsi la scultura dell’artista For the Love of God del 2007, un calco in platino di un teschio rivestito da 8 mila e 600 diamanti, venduto per circa 50 milioni di sterline. 


Buon San Valentino....


domenica 8 febbraio 2015

Donne nell'arte - CINDY SHERMAN

Cindy Sherman, artista tre le più importanti e influenti del panorama contemporaneo, ha sperimentato un modo concettuale e nuovo di utilizzare la fotografia.
Nel suo lavoro lo scatto è sempre preceduto da un'idea e su di essa è costruito secondo precisi riferimenti culturali altre arti, come la pittura o il cinema.
Nella sua serie di fotografie più note, sempre senza titolo come se si trattasse di quadri astratti, ha rappresentato i diversi cliché femminili, dalla pin-up alla moglie tradita, dalla quarantenne fragile all'amante sensuale.
Si è concentrata sulle identità che abitano il mondo occidentale, quello del culto dell'immagine  e del consumismo. Una serie di autoritratti  per rappresentare gli altri. Una rappresentazione  della sua idea non della sua immagine, infatti la Sherman vuole che  la gente che guarda le sue opere non cerchi sotto il trucco e la parrucca un comune denominatore, il riconoscibile, ma vuole che le persone guardando i suoi lavori riconoscano qualcosa di se stesse e non di lei.
La sua opera mostra un'ambiguità tra realtà e finzione che la porta alla creazione di un mondo immaginario ispirato da ciò che la circonda e nel quale lo spettatore può riconoscersi.

La realtà viene mostrata come in un film, un romanzo in pellicola. Nella celebre serie Untitled Film Stills (1977-1980) Cindy Sherman in settanta immagini interpreta varie tipologie femminili ambientate in ipotetici films di serie b degli anni cinquanta-sessanta. Donne dimenticabili, senza le fattezze da star, nelle quali ci si può identificare.




A cavallo tra gli anni ottanta e novanta Cindy Sherman presenta una nuova serie: History portraits. Si tratta di un excursus storico attraverso i capolavori della storia dell'arte. Nel 1989 soggiorna per qualche mese a Roma e lì visita diversi musei della città,  tornata a New York presenta 35 ritratti che, visti nel loro insieme, illustrano la rappresentazione del ritratto nella storia della cultura occidentale dal XV al XVII secolo .


Anche se il riferimento agli originali è facilmente rintracciabile, non si tratta di un semplice omaggio ai grandi artisti del passato, l'artista scava nelle piaghe del carattere o nella psicologia dei soggetti e in certi casi fa delle rivisitazioni della pittura antica in chiave comico - grottesca
la pittura viene citata con accuratezza nel costume, ma con un clamoroso pettorale posticcio da travestimento carnevalesco.
La Sherman rianima soggetti fissati nei capolavori della storia dell'arte come nel caso della Fornarina o del Ritratto di Elisabetta Gonzaga di Raffaello


















Nel 2004 l'artista presenta una nuova serie, a oggi la più recente, sulla maschera dell'immaginario collettivo, il clown. 

Contrariamente a quanto popolarmente si crede, il clown non è leggero intrattenimento ma incarna un personaggio tragico, intrappolato nel suo ruolo.
Cindy Sherman lo sceglie come sintesi della sua ricerca trentennale e lo usa come metafora della schizofrenia e delle paure della società occidentale, evidenziando i disagi della stessa divisa tra interno ed esterno proprio come il clown.