Nata nel 1944 a Eberswakde (Germania) Candida Höfer è considerata uno degli esponenti di spicco della Scuola di Düsseldorf all'interno della quale dal 1976, seguendo l'insegnamento dei congiungi Bernd e Hilla Becher, si formano grandi fotografi come Thomas Ruff, Thomas Struth, Andreas Gursky, Axel Hütte, Gerhard Stromberg e Simone Nieweg.
Diversamente da quanto avviene per Ruff e Struth nelle fotografie della Höfer non prevale tanto l'intento documentaristico da realizzare con stile distaccato e anonimo, quanto la capacità di evocare situazioni ed esperienze immediatamente riconoscibili.
Lei si occupa di luoghi molto frequentati, pubblici o semi pubblici, dedicati ad incontri, dibattiti e conferenze
dislocati indifferentemente in edifici privati, musei, biblioteche
Biblioteca Nazionale di Francia |
Fotografia dei coniugi Becher |
altre volte sono palazzi storici, uffici e ospedali ma nel momento in cui sono vuoti e silenziosi infatti nelle sue fotografie l'elemento umano è completamente bandito come lo era da quelle dei Becher.
La simmetria e la perfezione delle sue immagini sono sbalorditive: è possibile trovarvi un elevato numero di dettagli e lo sguardo equilibrato che caratterizza la fotografia di Candida Höfer non impedisce a chi osserva di ritrovare l'atmosfera e persino gli odori delle biblioteche, delle sale dei museiMuseo del Louvre |
Archivio di Stato di Napoli |
Il metodo costante di questa artista, che non utilizza luci artificiali, e che si serve di una piccola macchina senza supporto, stampando sempre in un formato di 38 x 38 cm. i 38 x 57 cm., permette di cogliere diversi momenti temporali del luogo ritratto senza la frapposizione di un'impronta autoriale troppo marcata.
Dopo un primo momento di ammirazione però si viene assaliti da un forte senso di malinconia e di solitudine, comunicato dalla visione di luoghi solitamente popolosi completamente deserti, apparentemente abbandonati, come se tutte le persone che normalmente vi si trovano fossero fuggite in quel preciso istante
Neues Museum Berlino |
"Fotografo gli ambienti così come sono" C. H.