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sabato 19 marzo 2016

STREET ART E FOTOGRAFIA ma non solo ... il PROGETTO SAT

Molto bella  MESMERIZE da poco inaugurata a Venaria  (TO) presso Punto618 Art Gallery a pochi passi dalla Reggia che proprio questo fine settimana riapre al pubblico.
La mostra, aperta fino al 24 aprile 2016  presenta opere nate dall'incontro tra due discipline artistiche: la fotografia e la pittura.


L'esposizione intende attrarre lo sguardo dello spettatore attraverso le originali opere create dalla volontà del fotografo Livio Ninni  in collaborazione con gli street artists Corn79EtnikFabio PetaniMrFijodorTenenteVesod.
Il fotografo ha voluto spingersi oltre i soliti processi di produzione visiva per realizzare delle composizioni che si adattassero alle tecniche e ai materiali che ciascun street artist utilizza nella propria produzione pittorica.
Con alcuni ha trasferito le immagini su supporti di legno, ferro, cemento, 

con altri ha scelto metodi più classici stampado su carta cotone 100% fine art e polaroid




Infine una serie di fotografie che ritraggono i lavori su parete dei sei artisti
hanno l'intento di  coinvolgere il pubblico in un tour virtuale d'immagini seguendo il tracciato dei percorsi presenti all'interno del progetto SAT  Street Art TOuRINO, nato per mostrare e raccontare le principali opere di muralimo contemporaneo presenti a Torino.
Leggiamo sul depliant dell'esposizione cosa ci racconta  Claudia De Giorgis curatrice della mostra, sul progetto SAT da lei ideato e curato:
"L'idea di dare vita ad itinerari urbani, per raccontare il messaggio e la storia delle opere create sulle pareti degli edifici cittadini è arrivata all'improvviso, di ritorno da un viaggio in una capitale europea. Non so se il mio occhio si trovasse ancora nella modalità curiosa ed esplorativa che si ha quando si viaggia in un luogo sconosciuto, quando la percezione di ciò che ci circonda si acuisce eppure, camminando per le vie di Torino, il mio sguardo si è inclinato leggermente verso l'alto, sulla facciata di un palazzo. 
E' stato quello il momento in cui il mio rapporto con la città si è trasformato, quando sono rimasta abbagliata da quel muro ed è esplosa in me la voglia di trovarne altri, di scoprire al loro storia,  sentire quello che avevano da raccontare, scoprire chi li aveva fatti e soprattutto quale linguaggio usavano per comunicare.
Ho quindi cominciato a cercare gli artisti e li ho trovati, mi hanno raccontato la loro esperienza, lo sviluppo delle loro opere e di come le avessero realizzate.
Con il tempo imparavo, riuscivo a leggere la città: era come se ogni muro fosse la pagina di un libro e io iniziassi a leggerne un paragrafo per volta, notavo anche gli interventi più piccoli, sui bordi, sui marciapiedi, sui cartelli. Ogni tassello dell'arredo urbano cambiava significato e non appariva più scontato come lo era stato per molto tempo.
E così, una volta scoperte le storie incredibili che si celavano dietro alcune murate, è nata la voglia di creare un progetto che fosse capace di raccontarle con entusiasmo e di rivolgersi agli abitanti della città, perché sono loro i primi fruitori, i visitatori di questo museo a cielo aperto. A tutti coloro che, come me, un giorno hanno alzato lo sguardo e sono rimasti ipnotizzati, ma anche a tutti quelli semplicemente incuriositi, che vogliono conoscere quest'arte, che sanno stupirsi e meravigliarsi per aver scoperto qualcosa che fino ad un momento prima non esisteva.



La strada che si percorre ogni giorno può apparire diversa, basta allenarsi ad osservare, a riconoscere la poesia viva delle strade, dove i muri sono strofe e le rime sono i colori e le lettere scritte sul cemento
Una metafora della vita di cui abbiamo il privilegio di essere protagonisti ogni giorno...
Claudia cita Josè Saramago che ci dice: "Se puoi vedere guarda. Se puoi guardare, osserva". 


Una mostra da visitare per la bellezza dei lavori e per la sua originalità!




domenica 24 gennaio 2016

CAMERA - Centro Italiano per la Fotografia (Torino)


Aperto il 1° ottobre 2015 il Centro Italiano per la Fotografia CAMERA non è un museo perché non ha una sua collezione e non la vuole perché la sua natura è un'altra. 

Il direttore Lorenza Bavetta 

"vuole creare un sistema foto che non c'era,  un trampolino di lancio per la fotografia italiana". 
Con la sua esperienza ventennale in Magnum ha i contatti necessari per far dialogare tra loro le diverse realtà del settore in Italia ed oltre, vuole esportare la nostra fotografia all'estero e mettere in rete digitale gli archivi pubblici e privati italiani e per questo sta lavorando ad un accordo con l'Istituto centrale per il Catalogo e la Documentazione per il censimento e la creazione di un Fondo Nazionale Italiano per le foto.
Gli intenti del direttore però sono anche altri: uno è quello dell'educazione visiva tramite workshop con fotografi Magnum, non solo per bambini e adolescenti, ma anche per adulti, il tutto in collaborazione con Leica Akademie Italy che nello stesso complesso ha aperto uno store. L'altro è stata la creazione di Territori, un dipartimento che lavora con enti pubblici e privati per la realizzazione di progetti espositivi legati al Piemonte.

domenica 2 agosto 2015

ARTE ALLE CORTI



"Arte alle corti" è una mostra-percorso di sculture ed installazioni  d'arte contemporanea che si sviluppa all'aperto nei cortili e nei giardini di sette grandi palazzi storici di Torino e sarà visitabile fino al 10 novembre 2015.
L'obiettivo degli organizzatori (ideatore l'architetto Silvio Ferrero, scelta degli artisti effettuata da Francesco Poli) è quello di far scoprire  al grande pubblico aspetti meno conosciuti del centro storico del capoluogo piemontese. Si possono ammirare grandi installazioni site-specific e sculture che dialogano con la bellezza dell'architettura barocca torinese.
Per far dialogare i luoghi con le opere la scelta di Poli è caduta su un gruppo di artisti torinesi di generazioni e sensibilità diverse accompagnati da alcuni artisti stranieri habitué dell'Italia come Daniel Spoerri e Hidetoshi Nagasawa.
Gli artisti invitati sono presenti con grandi installazioni elaborate con attenzione tenendo conto delle caratteristiche specifiche delle corti che le accolgono, che diventano parte integrante dell'intervento creativo e mettendo in sinergia la dimensione plastica e la dimensione ambientale.
Vediamo gli otto spazi storici in cui sono state allestite le opere:
Palazzo Birago il cui cortile sede istituzionale della Camera di Commercio ospita due installazioni rispettivamente degli artisti Vedovamazzei (Simone Crispino e Stella Scala) e Glaser&Kunz (Daniel Glaser e Magdalena Kunz)

After Love - Vedovamazzei
Autoportrait -  Glaser&Kunz
















L'opera After Love prendendo spunto dal film One week di Buster Keaton riflette ironicamente sull'amore, la costruzione del rapporto di coppia e le relative conseguenze; mentre l'opera Autoportrait è una scultura cinematografica che rappresenta il ritratto tridimensionale dei due artisti seduti all'interno di un'automobile anni '70 i quali parlano della vita quotidiana, del proprio lavoro, del mondo dell'arte, dei propri timori e aspettative per il futuro.
Palazzo Carignano nel cui cortile si trova un peschereccio che tiene sospesa un'automobile che è, tra l'altro, l'ultima macchina appartenuta da Mario Merz. L'opera, ben contestualizzata, è forse un'eco di ciò che sta succedendo in questi tempi nel "mare nostrum"

Mareomerz - Elisabetta Benassi
Palazzo Civico  dove l'artista Jessica Carrol presenta Alverare,  un lavoro in bronzo di due metri di diametro che fa meditare sulla capacità degli animali di creare sistemi complessi e ben organizzati soltanto con le loro conoscenze intrinseche, genetiche, mentre gli uomini devono imparare a farle e che l'osservazione di questi animali ci può insegnare a farle.
Manica nuova di Palazzo Reale , all'interno della cavea del teatro romano, l'artista Luigi Mainolfi fa svettare un gruppo di Colonne di Maggio, altissime figure femminili vestite di bianco che sembrano uscire da una dimensione mitica tra l'antico e il fantastico.  
Mainolfi è anche presente a Palazzo Chiablese


con i suoi animali fanatici Centaura e Centaura Oro, che pascolano in mezzo al cortile dialogando con i due personaggi surreali Bottiglia e Carrafane di Domenico Borrelli, uomini-vasi che fanno da guardie ai lati dell'androne porticato e l'opera Di materia in materia di Luigi Stoia collocata sotto i  portici interni.










Nello stesso luogo un'installazione realizzata con la scritta al neon è l'opera Otto parole blu per confrontarsi con la luce d'artista Nicola Ponzio.
Corte, portico e giardino di Palazzo Cisterna ospitano numerose opere di artisti diversi come per esempio
Richi Ferrero con i suoi Uomini Blu,Nicola Bolla con Agave
















Daniel Spoerri con Ragazza cefalopode col piede d'elefante, Enrico Iuliano con Composizione per vetri su Vespa












 




e molti altri.
Palazzo Costa Carrù della Trinità ospita nel suo cortile rettangolare una scultura in pietra di Nunzio Senza titolo, di raffinato rigore estetico, una coppia di grandi sculture in marmo di Fabio Viale Arrivederci e grazie, oltre all'installazione di Alessandro Sciarraffa Speaker Moon/Voci riflesse sulla luna.  Nella raffinata struttura della corte si crea una suggestiva contrapposizione tra la silenziosa presenza di suggestive forme plastiche e la dimensione tecnologica di una struttura carica di mesteriose risonanze spaziotemporali.


Nel cortile dell' Ex Albergo di Virtù l'artista Umberto Cavenago ha giocato con ironia ludica installando una bizzarra e fantasiosa serie di "sculture-veicoli"

A prova di scemo (autoritratto)
La 74









di cui A prova di scemo (autoritratto) è costituita da pattini a rotelle con le 4 ruote disposte a coppie, in acciaio pieno del peso di circa 80 Kg che sono quelli dell'autore (ecco perché autoritratto, mentre l'opera La 74 prende il titolo da "L'alcova d'acciaio" , il libro che Filippo Tommaso Marinetti dedica agli ultimi mesi della sua esperienza di guerra nel primo conflitto mondiale...
In ogni tappa del percorso è stata attivata un studiata dialettica di connessione - contrapposizione spaziale ed estetica tra le opere e le caratteristiche specifiche degli ambienti. Accanto ad ogni opera/installazione/scultura è sono presenti didascalie esplicative che accompagnano la visita.

Palazzo Birago di Birago -Via Carlo Alberto 16 Torino
Palazzo Carignano - Via Accademia delle Scienze 5 Torino
Palazzo Civico - Piazza Palazzo di Città Torino
Manica Nuova di Palazzo Reale - area archeologica via XX Settembre Torino
Palazzo Chiablese - Piazza S. Giovanni 2 Torino
Palazzo Cisterna - Via Maria Vittoria 12 Torino
Palazzo Costa Carrù della Trinità - Via S. Francesco da Paola 17 Torino
Ex Albergo di Virtù (NH Colletion Piazza Carlina) - Piazza Carlo Emanuele II 15 Torino




lunedì 27 luglio 2015

Biennale Italia-Cina: Elisir di lunga vita



Presso il Mastio della Cittadella a Torino la quinta essenza dell'arte, come alimentarsi con l'arte e vivere meglio e a lungo.


Ciò che accomuna culture diverse è la ricerca continua da parte dell'uomo dell'elisir di lunga vita, lo strumento che permette di far ringiovanire o rendere immortali.
Ogni arte, pittura, scultura o musica possono essere considerate vere e proprie espressioni di immortalità: quanti artisti si sono impegnati a produrre un'opera che li rendessi famosi, unici, immortali! Pensiamo a Dante, a Beethoven, a Michelangelo le cui parole, musica e produzioni artistiche resistono al tempo conferendo eternità all'autore.
La grande mostra d'arte contemporanea che fa parte del programma EXTO, insieme di eventi che Torino organizza in occasione di Expo 2015, resterà aperta fino al 4 ottobre ed è articolato su tre sedi:
il Mastio della Cittadella di Torino (corso Galileo Ferraris 0)
il castello di Serralunga d'Alba 
all'Arca di Vercelli (sede espositiva realizzata all'interno della trecentesca chiesa di San Marco.
L'edizione che si svolge quest'anno a Torino è la terza, la prima si è svolta a Monza nel 2012/13, la seconda a Pechino nel 2014.
Dipinti, sculture, video, performance, documentano due culture lontane ma sempre più vicine grazie alla globalizzazione e alla grande presenza di comunità cinesi nel nostro territorio nazionale.
I temi sociali come la preziosità dell'acqua, la necessità del riciclo dei materiali, il necessario coinvolgimento di ogni essere umano per la sopravvivenza del nostro pianeta vengono trattati in modo originale e professionale sia dagli artisti cinesi che da quelli italiani.
Il rimando alla tradizione di alcuni di loro è chiaro come il riferimento all'Ultima Cena di Leonardo trattato in modo originale da Mauro Pinotto che fotografa ospiti della mensa della parrocchia Cuore Immacolato di Maria a Vigevano e li sostituisce ai dodici apostoli. La fotografia, scattata dall'alto, diventa un dialogo visivo tra Gesù e lo spettatore rendendolo testimone di una situazione che tocca tutti noi


C13 RE, site specific - fotografie su fibre di legno riciclato
Il rimando a fatti accaduti che si spera non accadano più è nel lavoro di Alessandro Zannier 
Little boy, Chimera 7, Atomic Utopia, 2015
nel suo lavoro si esprimono l'ansia, la preoccupazione, il pericolo ma anche la richiesta di non fare più guerre per salvaguardare la vita del pianeta. Little boy è l'ordigno che 70 anni fa esplose su Hiroshima ed è nell'opera anche il nome del bambino che gioca inconsapevole con sabbia radioattiva. Sopra di lui la chimera dell'energia atomica che ha le fattezze di una medusa (uno degli animali che assorbe più radiazioni). 
L'opera di Lin Jingjing  ci fa riflettere sul tempo, sulla memoria, sull'esistenza: un secolo di fotografie della famiglia dell'artista che mettono in mostra crepe, pieghe e impronte che stanno svanendo nel tempo. 

Nobody Dnows I Was There, Nobody Konows
I Was Not There: Private Memory, 2009



La fotografia descrive un incontro alludendo ad una separazione, può alleviare o aumentare la solitudine, diventa testimonianza della transitorietà della vita, ma è anche segno dell'esistenza e rievocazione di sentimenti. La fotografia, il ricordo ma soprattutto le emozioni e i sentimenti sono ciò che rimarrò in eterno

Nobody Dnows I Was There, Nobody Konows
I Was Not There: Private Memory, 2009- particolare

L'arte contemporanea può essere l'elemento di dialogo su cui sviluppare il confronto fra la nostra società in cerca di nuove prospettive e quella cinese in cerca di nuove opportunità.
Discussione e dialogo tra due società in contatto sin dai tempi di Marco Polo e Matteo Ricci che nelle sedi di Torino e Vercelli posso dialogare poiché sono state create delle apposite aree di discussione per approfondire temi di economia, finanza, turismo, commercio, tradizioni, cultura, gastronomia ecc. con il coinvolgimento delle comunità cinesi del territorio (date ed orari sul sito della mostra).
Tra gli artisti presenti due nomi di maestri: a Vercelli Ai Weiewi con il video «Beijing 10-2003» e a Torino Michelangelo Pistoletto che ha realizzato una suggestiva installazione dedicata al «Terzo Paradiso» nei giardini di fronte al Mastio della Cittadella 



Prendiamo in mano la valigetta della felicità: buon viaggio ....




  Vale la pena visitare la mostra... vi sorprenderà!













giovedì 21 maggio 2015

Le donne nell'arte - CANDIDA HOFER



Nata nel 1944 a Eberswakde (Germania) Candida Höfer è considerata uno degli esponenti di spicco della Scuola di Düsseldorf all'interno della quale dal 1976, seguendo l'insegnamento dei congiungi Bernd e Hilla Becher, si formano grandi fotografi come Thomas Ruff, Thomas Struth, Andreas Gursky, Axel Hütte, Gerhard Stromberg e Simone Nieweg.
Diversamente da quanto avviene per Ruff e Struth nelle fotografie della Höfer non prevale tanto l'intento documentaristico da realizzare con stile distaccato e anonimo, quanto la capacità di evocare situazioni ed esperienze immediatamente riconoscibili.
Lei si occupa di luoghi molto frequentati, pubblici o semi pubblici, dedicati ad incontri, dibattiti e conferenze

dislocati indifferentemente in edifici privati, musei, biblioteche

Biblioteca Nazionale di Francia
Fotografia dei coniugi Becher
altre volte sono palazzi storici, uffici e ospedali ma nel momento in cui sono vuoti e silenziosi infatti nelle sue fotografie l'elemento umano è completamente bandito come lo era da quelle dei Becher.
La simmetria e la perfezione delle sue immagini sono sbalorditive: è possibile trovarvi un elevato numero di dettagli e lo sguardo equilibrato che caratterizza la fotografia di Candida Höfer non impedisce a chi osserva di ritrovare l'atmosfera e persino gli odori delle biblioteche, delle sale dei musei

Museo del Louvre 
Archivio di Stato di Napoli









Il metodo costante di questa artista, che non utilizza luci artificiali, e che si serve di una piccola macchina senza supporto, stampando sempre in un formato di 38 x 38 cm. i 38 x 57 cm., permette di cogliere diversi momenti temporali del luogo ritratto senza la frapposizione di un'impronta autoriale troppo marcata.
Dopo un primo momento di ammirazione però si viene assaliti da un forte senso di malinconia e di solitudine, comunicato dalla visione di luoghi solitamente popolosi completamente deserti, apparentemente abbandonati, come se tutte le persone che normalmente vi si trovano fossero fuggite in quel preciso istante

Neues Museum Berlino
"Fotografo gli ambienti così come sono" C. H.

domenica 26 aprile 2015

Tuttovero - Torino 2015 La nostra città, la nostra arte




Dal 25 aprile fino all'11 ottobre 2015 alle Fodazioni Sandretto Re Rebaudenzo e Merz e dal 25 aprile fino all'8 novembre alla GAM e al Castello di Rivoli l'evento che unisce le collezioni di quattro musei dell'arte contemporanee torinese. 
Il discorso di Tuttovero parte dal 1815, cioè dall'anno in cui Napoleone viene sconfitto a Waterloo, momento decisivo per le sorti dell'Europa moderna.
Un crescendo di cambiamenti e mutazioni che porta fino ad oggi.
Il racconto, lungo duecento anni, è narrato da due musei torinesi e da due fondazioni private ed evidenzia le trasmutazioni dell'idea di realtà nella nostra cultura.
GAM: l'underground projet è ripensato come uno scavo archeologico del concetto di verità nell'arte, attraverso opere che testimoniamo lo spazio tra fare artistico e la sua documentazione, così come il rapporto tra l'identificazione di un progetto e la sua realizzazione, non a caso apre la mostra il video di John Baldessari del 1974  I am making art che si diffonde come colonna sonora dell'intera esposizione

Autoritratto in forma di gufo 1935-A.Savinio

Torsione 1968 - G. Amselmo
Castello di Rivoli: collocata nella Manica Lunga la mostra presenta circa cinquanta opere scultoree e si sviluppa nello spazio in un progressivo crescendo della densità dei lavori. Il visitatore viene chiamato a costruire in prima persona gli spazi della mostra: il suo sguardo in movimento delinea progressivamente inquadrature diverse scoprendo nuove narrazioni e stanze ideali accompagnato da alcune tappe fisse, annunciate da opere  cardine in movimento che ne "attivano" le triangolazioni


Novecento 1997 - M. Cattelan
Venere degli stracci 1967 - M. Pistoletto

Fondazione Sandretto Re Rebaudengo: in questa sede Tuttovero si declina nel suo doppio, l'idea del falso. La mostra prende le mosse dall'opera UHER.C, 2008 di Robert Kusmirowski


una ricostruzione in scala reale di uno studio di registrazione musicale anni '60, un capolavoro dell'inganno e della contraffazione, ma anche un monumento dell'immaginazione. Le opere in mostra non rifuggono la realtà e la sua rappresentazione, ma lo fanno per via di deviazioni alimentate dalla fantasia che qualche volta fanno credere vere le cose che invece sono finte.

Landscape with Houses 2009 - J. Casebere
Fondazione Merz: ripercorrendo i dieci anni di storia espositiva della Fondazione, Tuttovero riflette la specifica identità di uno spazio intitolato a due artisti, Mario e Marisa Merz, attraverso le loro opere presentate insieme a quelle di altri artisti che, con la propria ricerca individuale, hanno condiviso e contribuito ad uno specifico percorso storico dell'arte del secolo scorso. 
Spirale 2014 - Masbedo
         
Pietra serena sedimentata e ... 2003-Mario Merz  

L'intenzione del curatore Francesco Bonami è quella che Torino ed il Piemonte facciano da contrappunto al tema alimentare di Expo 2015, offendo il "miglior cibo per lo spirito umano, che da milioni di anni si è rivelato indispensabile alla crescita e alla sopravvivenza dell'umanità: l'arte".