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venerdì 28 settembre 2018

Il gruppo CoBrA

Le tragiche vicende di guerra degli anni Trenta e Quaranta sono state alla radice dei profondi cambiamenti anche nel campo delle arti figurative.
Emerge una nuova coscienza reale, dove si è smarrita ogni certezza. L'individuo si trova solo con se stesso e a poco conta l'esperienza passata.
E' il presente, con tutto ciò che lo caratterizza di inquietante, frammentario ed effimero, a imporsi innanzitutto alla coscienza dell'artista o più precisamente a premere con tutta la sua urgenza sulle sue capacità di reazione estetica: l'opera diventa valida se considerata come momento unico, irripetibile, testimonianza del rapporto diretto con i propri limiti vitali e psicologici.
Questo è, molto in sintesi, il clima culturale che determina tutto il decennio degli anni Cinquanta e le ricerche artistiche informali che da esso si sviluppano.
Aderisce alla poetica informale anche il gruppo CoBrA, nato nel 1948 dalla fusione di tre gruppi sperimentali: il Movimento astratto-surrealista danese Host, il Surréalisme révolutionnaire belga, e l'olandese Reflex.
Il nome CoBrA deriva dalle iniziali di Copenaghen, Bruxelles e Amsterdam. Protagonisti del movimento sono Karel Appel,  
Asger Jorn, Pierre Alechinsky, Christian Dotremont, Corneille, Constant, Joseph Noiret, Carl Pedersen e Lucebert che nel 1949 ad Amsterdam e nel 1951 a Liegi organizzano due importanti mostre.
Le opere di questi artisti, le cui teorie hanno forti implicazioni politiche e rivoluzionarie, risentono da un lato della tradizione espressionista nordica (Munch, Ensor, Nolde) di cui rimane traccia evidente nella cromia accesa e acida dei dipinti

Karel Appel

e dall'altro sono influenzate da alcuni aspetti del Surrealismo.
La loro opera, realizzata con estrema violenza gestuale, è caratterizzata da un disprezzo totale della forma e si costruisce per accumulo di dense stratificazioni di materia colorata


Asger Jorn- Solidarity 1961

nelle quali appaiono figure   dall'aspetto drammatico e beffardo. 
Divergendo da buona parte della produzione informale, i loro dipinti presentano infatti ancora un referente, il ricordo di un immagine reale seppur semplificata e trasfigurata.
Per gli esponenti del gruppo CoBra, l'arte, prima che un valore estetico, deve avere un valore etico, come pratica liberatoria nei confronti di una struttura sociale e politica  che tende ad annullare le identità individuali non funzionali al sistema.


Karel Appel - Mating Burd s1961
Gli artisti del gruppo CoBrA non si limitarono alla pittura, infatti, ispirati dalle sculture di Brancusi, Giacometti, Jean Arp e Picasso, ma soprattutto dall'arte preistorica e dall'arte popolare, realizzarono anche sculture.
Essi lavoravano direttamente il materiale poiché il loro fine non era partire dalla sorgente creativa dell'uomo. 
Le sculture venivano realizzate con il bronzo, l'argilla e il legno, ma anche con i materiali trovati nella spazzatura.



A differenza dei danesi che erano stati relativamente liberi di continuare a fare e mostrare il loro lavoro sperimentale durante la Seconda Guerra Mondiale, gli artisti olandesi, dopo la guerra, si ritrovarono in un paese dal clima artistico conservatore. Nei loro studi i giovani sperimentatori realizzarono oggetti radicali con i quali si ribellarono alla tradizione realistica della scultura olandese dell'epoca.
Karel Appel, per esempio, raccolse materiali di scarto per le strade di Amsterdam che poi trasformò in figure e rilievi scultorei ispirato com'era dagli assemblaggi surreali che il suo collega Eugène Brands componeva con oggetti trovati. 
In Belgio Raoul Ubac (anche fotografo) e Reinhoud, entrambi associati e non membri del gruppo CoBrA, erano due artisti che creavano oggetti tridimensionali.
Il desiderio di lavorare con la scultura non terminò con la fine del gruppo CoBrA poiché gli artisti continuarono a realizzare opere scultoree anche negli anni seguenti.
Constant, ad esempio, sviluppò una serie di sculture per il suo progetto "New Babylon", una società utopica in cui arte e vita dovevano fondersi.
L'artista giapponese-americano Shinkichi Tapiri, che durante gli anni del gruppo CoBrA saldò le cosiddette "One Day Sculptures" dagli scarti di metallo, continuò a fare sculture per tutto il resto della sua vita. Le esperienze di soldato americano durante la seconda guerra mondiale risuonano nei temi del suo lavoro (aggressione, battaglia, velocità). Nel 1995 Tajiri ha creato il "Dry Zen Garden" nel patio del CoBrA Museum di Amstelveen (vicino ad Amsterdam).





Il desiderio degli artisti CoBrA di esprimersi in modo completamente libero e spontaneo si manifestò anche negli esperimenti con la ceramica.
Ispirandosi alle ceramiche di Picasso, Mirò e Léger, i membri di CoBrA diedero con le loro creazioni, un impulso giocoso ed inaspettato all'antica tradizione ceramista.



Già dall'autunno 1948 e nel 1949 Karel Appel, Constant, Corneille e Anton Rooskens, sperimentarono la ceramica nella fabbrica di terracotta "Russel-Tiglia" nella città olandese di Tegelen dipingendo modelli astratti e figure fantastiche su piatti, ciotole e vasi prodotti nella fabbrica.



La produzione di ceramiche di alcuni artisti CoBrA raggiunse  il suo apice nella metà degli anni '50 quando  però il gruppo si era già separato.
Fu l'artista danese Asger Jorn, che produceva ceramiche già dal 1930, a dare avvio a questa pratica grazie anche all'incoraggiamento dell'artista italiano Enrico Baj che invitò Jorn ad Albisola un paesino costiero italiano in provincia di Savona famoso per la sua ricca tradizione ceramista. Qui Jorn tra il 1954 e il 1956 organizzò una serie di incontri nella locale fabbrica di ceramiche di Tullio Mazzotti, durante i quali diversi artisti come Appel e Corneille lavorarono in modo collaborativo usando l'argilla e la pittura. L'atmosfera durante questi incontri somigliava  a quella di un parco giochi per bambini ma ha prodotto un centinaio di lavori tra cui anche sculture in ceramica.
Ad interessare il gruppo CoBrA fu anche la relazione tra lingua ed immagine: i membri videro la scrittura come un'espressione creativa spontanea che non era semplicemente funzionale ma aveva anche una qualità visiva.
Nel settimo numero della rivista CoBrA ad esempio Christian Dotremont (poeta ed artista visivo del gruppo nonché capo redattore della rivista) raccontò che nel momento in cui aveva visto il suo taccuino verticalmente in controluce, i segni da lui tracciati erano diventati calligrafia.


 

In precedenza nel 1944 Asper Jorn aveva già dichiarato che il testo e le espressioni visive erano in realtà uguali invertendo l'idea tradizionale secondo cui le storie precedono le immagini o che il linguaggio può essere usato solo per descrivere le cose.
Alla luce di ciò gli artisti CoBrA spesso combinavano parole ed immagini scritte sulle stesse superfici. Dotremont ha persino coniato un termine speciale per questo: "peinture-mots" (parola pittura) spesso frutto di collaborazioni tra pittori e poeti.
I pittori hanno illustrato poesie mentre i poeti hanno scritto testi per accompagnare le opere visive. Molti di loro erano "multi talenti" come Lucebert e Claus infatti si sono dedicati alla pittura e alla poesia e anche dopo lo scioglimento del gruppo hanno continuato le loro collaborazioni.









L'esplosione del fenomeno CoBrA fu una della principali cause del cambiamento radicale dell'arte contemporanea che influenzò nei decenni successivi gran parte del continente europeo dilaniato dalle ferite inferte dal secondo conflitto mondiale. L'ansia di libertà tracciata ai CoBrA finì per influenzare una schiera di artisti che accettarono la sfida e, grazie al loro esempio, riuscirono ad aprire la pesante porta della consuetudine per imboccare una strada nuova animata dalla forza creativa della libertà di ispirazione e dalla potenza innovativa del colore.
Va detto infatti che, se la vita del movimento, in quanto gruppo organizzato, fu breve (durò infatti fino al 1951), la sua energia rimase viva e vitale in molti altri artisti che, nei decenni successivi, tramandarono lo spirito e gli aspetti fondamentali delle sue origini.


Ad Amstelveen non lontano da Amsterdam è possibile visitare il CoBrA Museum  con molte opere dei protagonisti del movimento ma che ospita artisti contemporanei che a CoBrA ancora si ispirano...