La mostra "Avanguardia Russa dalla collezione Costakis", dal dal 3 ottobre 2014 al 15 febbraio 2015 a Palazzo Chiablese nel centro di Torino, presenta opere
collezionate da un signore greco che lavorava a Mosca come autista prima all'Ambasciata greca e poi in quella canadese.
Fu l'uomo che nella Mosca degli anni immediatamente seguenti la seconda guerra mondiale, sfidando i divieti del regime stalinista, in seguito all'incontro con Sergeyevna Liubov Popova iniziò a conoscere gli artisti russi e decise di raccogliere metodicamente testimonianze dell'arte sperimentale russa d'inizio secolo, salvando dalla distruzione e dall'oblio una componente importante della cultura del Novecento.
Diede vita a una raccolta straordinaria che fino alla metà degli anni '70 conservò nell'appartamento moscovita di Vernadskii Avenue.
L'abitazione era divenuta una sorta di straordinario museo privato, fucina per la formazione delle giovani generazioni e luogo d'incontro d'intellettuali, artisti e personalità di tutto il mondo che qui mangiavano, bevevano e discorrevano e dei quali restano ricordi, commenti e messaggi nel librone degli ospiti: da Marc Chagall a Henri Cartier-Bresson, da Nina Kandinsky a Edward Kennedy, da David Rockfeller a Igor Stravinsky.
Nel 1977 Costakis se ne andò da Mosca per stabilirsi in Grecia, dopo un anno trascorso a Roma, lasciando alla Galleria Tretyakov una parte della sua collezione. Il nucleo rimanente di 1277 opere che volle portare con sé, venne acquistato nel 2000, a dieci anni dalla sua morte, dallo Stato Greco divenendo la principale collezione del Museo di Salonicco presso il Moni Lazariston.
al simbolismo
al Cosmismo
al Cubo futurismo di Sergeyevna Liubov Popova, artista che è stata una rarità nel mondo per lo più maschile dell'arte sovietica, la cui estetica è trasversale ai movimenti cubisti
a quelli suprematisti
e ai costruttivisti
con uno sguardo anche al design
Si possono ammirare opere del cosiddetto "ritorno all'ordine" voluto dai regimi, periodo durante il quale gli artisti russi che non hanno lasciato l'Unione Sovietica, sono tornati alla figurazione ma con opere alquanto tristi per i loro colori o addirittura drammatiche nella loro espressione.
Ultima ma non ultima una paronamica su Aleksandr Rodčenko che è passato anche lui attraverso varie sperimentazioni come per esempio
sino ad approdare ad opere che con gocce e schizzi di colore in un equilibrio compositivo calcolato portano all'inevitabile confronto con l'action painting
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Ma ci sono anche altri artisti russi, non perdetela!
collezionate da un signore greco che lavorava a Mosca come autista prima all'Ambasciata greca e poi in quella canadese.
Fu l'uomo che nella Mosca degli anni immediatamente seguenti la seconda guerra mondiale, sfidando i divieti del regime stalinista, in seguito all'incontro con Sergeyevna Liubov Popova iniziò a conoscere gli artisti russi e decise di raccogliere metodicamente testimonianze dell'arte sperimentale russa d'inizio secolo, salvando dalla distruzione e dall'oblio una componente importante della cultura del Novecento.
Diede vita a una raccolta straordinaria che fino alla metà degli anni '70 conservò nell'appartamento moscovita di Vernadskii Avenue.
G.Costakis nel suo appartamento di Mosca |
L'abitazione era divenuta una sorta di straordinario museo privato, fucina per la formazione delle giovani generazioni e luogo d'incontro d'intellettuali, artisti e personalità di tutto il mondo che qui mangiavano, bevevano e discorrevano e dei quali restano ricordi, commenti e messaggi nel librone degli ospiti: da Marc Chagall a Henri Cartier-Bresson, da Nina Kandinsky a Edward Kennedy, da David Rockfeller a Igor Stravinsky.
Nel 1977 Costakis se ne andò da Mosca per stabilirsi in Grecia, dopo un anno trascorso a Roma, lasciando alla Galleria Tretyakov una parte della sua collezione. Il nucleo rimanente di 1277 opere che volle portare con sé, venne acquistato nel 2000, a dieci anni dalla sua morte, dallo Stato Greco divenendo la principale collezione del Museo di Salonicco presso il Moni Lazariston.
Si possono ammirare circa trecento opere tra cui dipinti, guaches e acquarelli, lavori d'arte applicata, documenti e un nucleo di un centinaio di disegni sull'architettura costruttivista – si propone come una vera e propria esposizione enciclopedica dell'Avanguardia russa, rappresentativa di tutti i principali movimenti del tempo, dal Nuovo impressionismo di Kazimir Malevich
al Suprematismo
Ritratto - 1910 circa |
al Suprematismo
Sette studi di colore e forma - IvanKliun 1917 |
al simbolismo
Ritratto della moglie dell'artista - Ivan Kliun |
al Cosmismo
al Cubo futurismo di Sergeyevna Liubov Popova, artista che è stata una rarità nel mondo per lo più maschile dell'arte sovietica, la cui estetica è trasversale ai movimenti cubisti
Donna in viaggio 1915 - L. Popova |
Costruzone spazio-forma 1921 - L. Popova |
e ai costruttivisti
Maquette per l'opera teatrale "La terra in subbuglio" 1923 L. Popova |
con uno sguardo anche al design
Motivo per tessuto - L. Popova |
Si possono ammirare opere del cosiddetto "ritorno all'ordine" voluto dai regimi, periodo durante il quale gli artisti russi che non hanno lasciato l'Unione Sovietica, sono tornati alla figurazione ma con opere alquanto tristi per i loro colori o addirittura drammatiche nella loro espressione.
Donna urlante 1928 - Solomon Nikritin |
Villaggio di Gori. Luna piera 1933 - Ivan Kliun |
Ultima ma non ultima una paronamica su Aleksandr Rodčenko che è passato anche lui attraverso varie sperimentazioni come per esempio
Pagliaccio 1919 - A. Rodčenko |
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Ma ci sono anche altri artisti russi, non perdetela!