Fino al 30 agosto 2015 a Palazzo Chiablese Torino (dimora signorile al centro della città) è visitabile la mostra dedicata a Tamara de Lempicka, pittrice polacca famosa per le opere art déco e per l'immagine affascinante e da diva che aveva creato.
I suoi dipinti sono diventati ormai simbolo degli anni Venti con le sue donne dalle forme geometriche e dallo sguardo seducente.
Michelangelo ,
Carpaccio,
Pontormo, Botticelli, ammirò l'arte italiana durante i suoi soggiorni toscani, romani e milanesi e si confrontò con Jan Vermeer
Grande peso nella sua formazione ebbe André Lothe di cui seguì le lezioni a Parigi.
Fu tra le protagoniste della vita bohémiene parigina dell'epoca e fu molto amica di Picasso, Jean Cocteau e André Gide.
Attraverso 80 opere e molte fotografie la mostra percorre la vita e il percorso artistico della pittrice che si impose come una delle principali esponenti dell'Art Déco (movimento artistico che univa le arti decorative alla pittura, all'architettura e alla moda) pur mantenendo uno stile originale ed autonomo.
Negli anni Venti e Trenta del Novecento Tamara De Lempicka viaggiò molto in Europa (fu ospite per alcuni giorni di D'Annunzio al Vittoriale) dopo l'inizio della seconda guerra mondiale si trasferì in America e si stabilì a Beverly Hills, New York e Houston. Dal 1978 si trasferì in Messico e lì morì nel 1980.
La prima sezione della mostra racconta la sua realtà vissuta tra due mondi, l'Europa e l'America e presenta le due case e i suoi quadri ispirati ai loro interni
Tamara si dedicò anche alla natura morta
Proseguendo il percorso si incontrano i dipinti dedicati alla figlia Kizette che le fecero avere i migliori riconoscimenti nel campo artistico
Donna dalla natura ambivalente, a una condotta trasgressiva fece coincidere un interesse insospettabile per la pittura "devozionale"
Una sezione è dedicata al rapporto dell'artista con il mondo della moda, qui si trovano molte delle note icone della Lempicka, come il bellissimo Ritratto di Madame Perrot con calle del 1931-32 (la sua amante).
La sezione dedicata al nudo accosta un dipinto antico di Pontormo
a cui Tamara de Lempicka ha fatto riferimento per dare origine a opere come la sottoveste rossa
o la Bella Rafaela
L'ultima sezione racconta il continuo rapporto della de Lempicka con il mondo della moda, sono presenti le sue illustrazioni per riviste del 1921, disegni, dipinti e fotografie dell'artista, scattate da grandi fotografi di moda del periodo 1930-50, da d'Ora a Joffè a Maywald.
Due rari filmati degli anni Trenta faranno muovere e rivivere l'artista.
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