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venerdì 3 agosto 2018

I SETTE PALAZZI CELESTI - Anselm Kiefer

I Sette Palazzi Celesti di Anselm Kiefer è un'installazione site - specific permanente, realizzata nel 2004 in occasione dell'apertura di Pirelli Hangar Bicocca da un progetto di Lia Rumma.


L'opera deve il suo nome ai Palazzi descritti nell'antico trattato ebraico Sefer Hechalot, il Libro dei Palazzi/Santuari risalente IV-V secolo d.C. in cui si narra il simbolico cammino d'iniziazione spirituale di colui che vuole avvicinarsi al cospetto i Dio.
Le sette torri, del peso di 90 tonnellate ciascuna di altezze variabili tra i 14 e i 18 metri, sono realizzate in cemento armato utilizzando come elementi costruttivi moduli angolari dei container per il trasporto delle merci.
L'artista ha inserito tra i vari piani di ciascuna torre libri e cunei in piombo che, comprimendosi sotto il peso del cemento, garantiscono maggiormente la staticità delle strutture.
Per Kiefer l'utilizzo di questo metallo non ha solo un valore funzionale, ma anche simbolico: il piombo, infatti, è considerato nella tradizione materia della malinconia.
I Sette Palazzi Celesti rappresentano un punto d'arrivo dell'intero lavoro dell'artista e sintetizzano i suoi temi principali proiettandoli in una nuova dimensione fuori dal tempo: l'interpretazione dell'antica religione ebraica; la rappresentazione delle rovine dell'occidente dopo la Seconda guerra mondiale; la proiezione in un futuro possibile da cui l'artista ci invita a guardare il nostro presente.
Cinque grandi tele realizzate il 2009 e i 2013,arricchiscono e ampliano l'installazione permanente di Anselm Kiefer.
Le opere pittoriche formano un'insieme con le torri ma approfondiscono la pratica artistica di Kiefer evidenziando riflessioni centrali sulla poetica, come la relazione tra uomo e natura e i riferimenti alla storia e della filosofia occidentale. 


Die Deutsche Heillinie 2012-2013

In questo modo il visitatore ha la possibilità di attraversare lo spazio delle torri e fruire dei lavori pittorici esplorando prospettive inedite create dal dialogo tra quadri ed installazioni.




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Anselm Kiefer nato a Donaueschingen in Germania nel 1945, dopo gli studi in legge e in letteratura, si dedica all'arte. I suoi primi lavori, realizzati nella seconda metà degli anni Sessanta, sono influenzati dal gesto e dall'opera di Joseph Buys. Tra il 1993 e i 2007 si trasferisce a Barjac, nel sud della Francia, dove trasforma una fabbrica di seta di 350.000 metri quadri nella sua casa studio. 
Oggi vive e lavora a Croissy e a Parigi, ma molte della use grandi installazioni sono ancora custodite a Barjac,in una sorta di museo personale e opera d'arte totale.        
Nel 1971 realizza il suo primo quadro di grandi dimensioni, in cui rilegge la recente storia tedesca, attraverso riferimenti alla filosofia e alla mitologia teutonica. I suoi interessi per l'alchimia lo portano ad inserire nelle sue opere materiali simbolici e naturali, come piombo, sabbia, paglia e semi. Dopo un viaggio a Gerusalemme nel 1984, Kiefer rimane affascinato dalla tradizione mistica ebraica della Cabala, che diventerà uno dei temi ricorrenti della sua opera. Intraprende viaggi in Egitto, Yemen, Brasile, India e America Centrale alla ricerca di segni delle antiche civiltà scomparse, che pone al centro della sua ricerca artistica a partire dagli anni Novanta. In questo periodo le grandi costruzioni architettoniche del passato, come piramidi egizie e ziggurat associo-babilonesi, vengono rappresentate dall'artista come rovine, simbolo della sconfitta inevitabile dell'ambizione dell'uomo che tenta di elevarsi verso uno stadio superiore e quasi divino.