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mercoledì 22 maggio 2019

ULTRABANDIERE progetto di opere meticce (2017-2019) a cura di Guerrilla Spam



Il progetto ULTRABANDIERE nasce nel novembre 2017 a Torino all’interno dello Spazio Popolare Neruda, un’occupazione abitativa atipica, nella quale convivono circa 150 persone, con molti nuclei familiari e un’alta presenza di bambini. 


Insieme agli abitanti sono state immaginate, disegnate e poi cucite quindici bandiere in stoffa che raccontano storie, pensieri, sogni e ricordi dei loro autori. Questi manufatti non sono più “solo” bandiere, ma “ultra”-bandiere. Si trasformano in altro, stratificando significati: sono arazzi, tappeti, lenzuola o tovaglie... Non più vessilli identitari ma narrazioni aperte, che ognuno può leggere e interpretare a suo modo.
Per comprendere meglio il progetto occorre percorrere le fasi di realizzazione:

Fase 1 (2017) - CONOSCERE
Sopralluogo, incontro con gli abitanti 

La volontà di realizzare un progetto “sulle bandiere”, presente fin da subito, è stata inizialmente accantonata, preferendo conoscere il posto in modo graduale. Si è partiti con la realizzazione di un grande murales nella scala comune del Neruda, cercando di mescolare immagini e iconografie di svariate culture in un unico “bestiario” meticcio.



Iniziando dai bambini, gli abitanti hanno preso familiarità con i nuovi disegni sulle pareti e con la presenza dei loro autori. 

Fase 2 (2018) - IMMAGINARE
Pensare e disegnare i bozzetti 

Il progetto (2017-2019)
Nel corso della primavera e dell’estate i bambini e alcune famiglie hanno iniziato a disegnare i bozzetti delle loro bandiere personali. 



Sono bandiere che rappresentano storie, vicende, passioni e pensieri; sono narrazioni per immagini alcune volte veritiere, altre immaginate o sperate che raccontano ognuna un “qualcosa” del suo creatore attraverso segni e colori.
Il processo di realizzazione è iniziato con lunghe chiaccherate (soprattutto con gli adulti) e momenti di disegno libero (con i bambini), con la scelta dei colori e dei soggetti da inserire e con la trasposizione grafica finale insieme agli artisti.

Fase 3 (2018-2019) RENDERE VISIBILE
Cucire le bandiere 

Una volta raccolti i bozzetti su carta è iniziata la raccolta di vestiti e lenzuola usate, presenti al Neruda, e all’acquisto di alcune stoffe al mercato di Porta Palazzo. In seguito si è passati a comporre le bandiere e a cucirle grazie all’aiuto di Fatima e Masrè, entrambi conoscitori dell’arte del cucire e abitanti o frequentatori del Neruda.


Fase 4 (2019) - CONCLUSIONE
una festa, una mostra, un libro 

Il progetto si conclude in primavera con l’installazione delle bandiere all’interno del luogo in cui sono state create, lo Spazio Popolare Neruda. L’allestimento prende spunto dalle feste in cui le bandiere Asafo vengono esposte per le strade in Ghana, proponendo un installazione densa e stratificata di colori e narrazioni.



L’installazione sarà portata in altre città, esposta in musei di arte contemporanea, fondazioni, musei etnografici; la prima “trasferta” sarà a giugno 2019 presso il MACRO di Roma.
A settembre è prevista un’esposizione più completa a Torino nella quale saranno in mostra, oltre alle bandiere del Neruda, alcune bandiere Asafo provenienti dal Ghana e un libro-catalogo contenente un reportage fotografico del progetto e testi di antropologi, sociologi e storici dell’arte.

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GLI ORGANIZZATORI
 
L’idea del progetto nasce dalla collaborazione tra :
GUERRILLA SPAM (1990)
Nasce nel novembre 2010 a Firenze come spontanea azione non autorizzata di attacchinaggio negli spazi urbani.
Attualmente lavora in Italia e all’estero, prediligendo interventi in spazi pubblici e mantenendo un forte interesse per tematiche sociali. Dal 2016 il lavoro in strada si affianca a quello didattico, specializzato nell’ambito dei flussi migratori, attraverso laboratori meticci con italiani e stranieri, soprattutto africani, volti a conoscere le altre culture (lavoro svolto in collaborazione con associazioni, Sprar, Gus, centri di prima accoglienza, scuole e musei archeologici nazionali, da Torino a Riace). Hanno parlato di Guerrilla Spam giornali nazionali come “La Repubblica”, “La Stampa”, “Il Corriere della Sera” e internazionali come “The Economist”.
MATTIA BRANCA(1992)
Laureato in management dell’informazione e comunicazione, studia antropologia a Torino e dal 2015 collabora attivamente al progetto di occupazione abitativa “Spazio popolare Neruda”. Si interessa da sempre di arte nelle sue varie forme e viaggi in Europa, Africa, Medio Oriente e Asia. Ha pubblicato online su “i.ovo” e “Infoaut”.
 
PARTECIPANTI AL PROGETTO
 
ADAM, AMADOU, AYA, CHOICE, CRYSTAL, EGUA, ILYAS, MARIA, DANIEL, MAX & MANU, PRAISE, SHARIF, SIAKA, SIDI, SPAM, MASRE', MATTIA

IL LUOGO
 
LO SPAZIO POPOLARE NERUDA
Lo Spazio Popolare Neruda è una ex-scuola rimasta abbandonata fino al 2015.
L’occupazione abitativa sta offrerndo una casa temporanea a oltre 150 persone, con numerosi nuclei familiari. Questa esperienza di autogestione nel quartiere Aurora di Torino conta una composizione estremamente variegata. Vi abitano persone provenienti da Nigeria, Ghana, Gambia, Niger, Iraq, Marocco, Siria e Italia.

INFORMAZIONI

ORARI: tutti i giorni dalle 11:00 alle 20:00 oppure su appuntamento 
DURATA: dal 18 al 25 maggio 2019
PRESSO: Spazio Popolare Neruda - corso Ciriè 7 - Torino
CONTATTI: spamnonesiste@libero.it 
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