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domenica 12 maggio 2019

BAUHAUS





Il Bauhaus fu fondato a Waimar nel 1919 dall'architetto Walter Gropius.
Si trattò di un'esperienza didattica ed artistica che configurava una nuova forma di opera d'arte totale: nata dall'unificazione della Scuola di Arte e Mestieri con l'Accademia delle Belle Arti, perseguiva l'idea di Gropius per una riunione tra le arti creative e il mondo industriale sul modello della Arts and Crafts inglesi e dei laboratori delle Seccessioni, di cui tuttavia superava l'indirizzo improntato sull'artigianato preindustriale per aprire un confronto con la produzione in serie.
Lo scopo di questa nuova scuola, indipendentemente dall'impostazione dei vari direttori (Gropius, Meyer, Van der Rohe), prevedeva la frequenza di corsi di pratica artigianale (carpenteria, metallo, ceramica, vetro, tessuto) tenuti da insegnanti di laboratorio (maestri della forma e maestri artigiani).
Proseguiva con il corso preparatorio (vorkurs) e con corsi dedicati allo studio dello spazio, del colore, della forma e della composizione tenuti da artisti tra i quali figurano Kandinskij, Klee, Schlemmer orientati alla trasmissione pedagogica delle rispettive teorie.


Nel semestre estivo del 1919 gli studenti ammessi furono 163 e la quota femminile superava il 50%. 
Il collegio dei maestri (come venivano chiamati i professori) si trovò impreparato di fronte a un'affluenza tanto massiccia, per cui Gropius pretese una rigida selezione subito dopo l'ammissione, soprattutto per la presenza numerica eccessivamente elevata del sesso femminile.
Una selezione che si concretizzò anche nell'orientamento delle donne verso materie di "loro competenza" e nel loro confinamento nel laboratorio di tessitura. 
Ma non tutte le donne accettarono perché la tessitura era considerata una forma di artigianato artistico e quindi relegata alle posizione più bassa nella gerarchia dell'arte e del design e conseguentemente  il numero delle donne che si iscrivevano diminuì progressivamente. Ironia della sorte però il laboratorio di tessitura, chiamato anche "sezione femminile" fu per lungo tempo l'unico a fare profitti, andando a co-finanziare le digressioni artistiche delle sezioni di dominio maschile.
Pratica e sperimentazione furono al centro dell'attività del Bauhaus: si utilizzavano materiali come la carta, il gesso, il legno, le canne intrecciate, il fil di ferro, i tessuti e la loro composizione era affidata alla capacità creativa degli studenti che progettavano e realizzavano oggetti.
Il gruppo di architettura non si formò subito, nonostante Gropius fosse convinto del primato dell'architettura e della necessità di dover unificare tutte le arti figurative. 
La scuola di architettura aprì solo dopo il trasferimento del Bauhaus a Dessau che avvenne nel 1925 in seguito al deterioramento dei rapporti con l'amministrazione di Weimar e agli attacchi sempre più forti degli estremisti di destra.
L'amministrazione di Dessau concesse  il terreno e i finanziamenti per la costruzione della sede, il famoso edificio progettato dallo stesso Gropius e vero manifesto del movimento razionalista di quegli anni.


Purtroppo gli attacchi da parte dei nazionalsocialisti che consideravano il Bauhaus un "covo di bolscevichi", si fecero sempre più violenti.
Vista l'insostenibilità della situazione, quella che era stata considerata dal Gropius "una pluralità di individui disposti a collaborare insieme, senza rinunciare alla loro identità" fu chiuso dal collegio docenti il 19 luglio 1933