Translate

sabato 18 aprile 2020

Donne nell'arte: DOROTHEA TANNING

La pittrice, scultrice e poetessa Dorothea Tanning (Galesburg  1910- New York 2012) è stata un punto di riferimento fondamentale nell'avanguardia della metà del Novecento, con un posto di particolare rilievo nella storia del Surrealismo.
Originaria di una piccola provincia dell'Illinois, ricevette la sua breve istruzione artistica all'età di vent'anni alla Chicago Academy of Art.
Lasciata la scuola d'arte dopo sole tre settimane,  cominciò a guadagnarsi da vivere facendo la modella per gli artisti, l'illustratrice e la marionettista.
Dopo cinque anni a Chicago, durante i quali frequentò anche un gangster, nel 1935 si trasferì a New York dove entrò in contatto per la prima volta con le opere dei surrealisti alla mostra Fantastic Art, Dada, Surrealism (tenutasi al MoMA nel 1936) la prima importante collettiva surrealista organizzata in America da Alfred Barr.
Osservando le opere esposte in mostra, vide legittimate le sue ambizioni artistiche che nutriva sin da bambina (a sette anni aveva già deciso di voler diventare un'artista e cominciò a  dipingere scene surrealiste molto tempo prima di sentir parlare del movimento, a quindi ritrasse una donna nuda con delle foglie al posto dei capelli) e poco dopo aver visto la mostra la Tanning cominciò a sviluppare il suo tipico stile che avrebbe caratterizzato il suo lavoro fino agli anni Cinquanta: scene oniriche e un po' gotiche, realizzate in modo tecnicamente impeccabile  sullo stile di Paul Delvaux e René Magritte .
Due quadri dei primi anni Quaranta sarebbero poi diventati icone surrealiste: Birthday (1942) in cui una statuaria raffigurazione di Dorothea Tunning a seno nudo fa la guardia a una bestia mitica che assomiglia a un lemure alato ed  Eine Klein Nachtmusik (Una piccola serenata - 1943) malinconica allegoria del risveglio sessuale che vede protagoniste due giovinette soggiogate da un gigantesco girasole.



Il desiderio di conoscere gli artisti surrealisti, nel 1939 la portò a trasferirsi a Parigi ma non poté incontrarli perché nel frattempo si erano rifugiati a New York per sfuggire alla guerra.
Ritornata in America Dorothea riuscì finalmente ad incontrarli: divenne molto amica di Marchel Duchamp e nel 1942 conobbe Max Ernst ad una festa e lo sposò nel 1946 quando lui divorziò da Peggy Guggenheim.  Restarono insieme  trent'anni, sino alla morte di lui nel 1976 stabilendosi prima a Sedona in Arizona e poi in Francia nella regione della Provenza ma non si fece mai influenzare dal punto di vista artistico dallo stile carismatico del marito.
Conservando la propria tormentata versione del surrealismo Dorothea Tanning dipinse con precisione accademica, dando vita ad un mondo  fatto di squallide camere d'albergo, corridoi e ballatoi, in cui ragazzi giovani interagiscono in modo bizzarro con mostri, cani e altre strane creature























Sul finire della carriera le sue composizioni si fecero più frammentarie e meno precise, quasi astratte. 


Affascinata dai manichini e dalle bambole realizzò  anche installazioni e scultore tra cui Chambre 202, Hôtel du Povot (1970)



o Nue Couchée (1969-70)



Morì a centuno anni a Manhattan dove tornò negli anni Ottanta dopo essersi trasferita dalla Francia.
Malgrado non desiderasse essere etichettata come surrealista, sono proprio le sue opere surrealiste ad essere oggi le più quotate.






"Suppongo che sarò definita una surrealista per sempre ... ma per favore non dite che sono la portabandiera del Surrealismo. Il movimento è finito negli anni Cinquanta e da allora il mio lavoro è andato talmente avanti che essere chiamata surrealista oggi, mi fa sentire un fossile". (Dorothea Tanning - 2002)