dal 12 febbraio al 12 aprile 2015 pittura in 3D.
Grandi tele prive di colori con figure umane ridotte a composizioni di solidi spigolosi sono le opere in grigio di Avery Singer
la giovane artista americana che ama i Lego, Duchamp e i Costruttivisti ma dice di ispirarsi alla cinematografia di Woody Allen, Mel Brooks e Zero Mostel, autori e attori che hanno fatto dell'ironia il loro cavallo di battaglia.
Sorprendenti per tecnica ed iconografia, i quadri della Singer sovvertono le aspettative visuali dello spettatore. Ad un primo sguardo si sottraggono ad una classificazione precisa come dipinti o elaborati a stampa.
L'artista dal 2010 sperimenta ed esplora metodi di elaborazione digitale delle immagini. Nei suoi dipinti lavora anche su eventi e realtà della vita quotidiana e trae spesso ispirazione dalla letteratura.
Avery Singer è nata nel 1987 a New York dove vive e lavora. Si è formata alla Cooper Union e alla Skowhegan School o Painting and Sculpture. Nel 2013 ha avuto la sua prima personale, The Artists, presso la galleria Kraupa-Tuskany Zeidler di Berlino.
Ha esposto in numerose collettive ed il suo lavoro nella prossima New Museum Triennial.
L'artista dal 2010 sperimenta ed esplora metodi di elaborazione digitale delle immagini. Nei suoi dipinti lavora anche su eventi e realtà della vita quotidiana e trae spesso ispirazione dalla letteratura.
Ha una formazione da scultrice e seleziona le immagine per le sue raffigurazioni navigando in internet, effettuando con Google la ricerca di scene spesso legate a situazioni tipiche del mondo dell'arte come performance, happening, inaugurazioni.
Il disegno progettuale vine proiettato su una tela e l'artista procede a riempire le diverse zone con l'aerografo, dopo averle isolate con nastro adesivo di carta.
In seguito con l'aiuto del programma di grafia SketchUp, utilizzato per la modellazione 3D, la Singer costruisce composizioni spaziali complesse piene di figure e oggetti astratti.
Durante questo processo, i soggetti sono trasformati in forme geometriche e ridotti a semplici elementi: i capelli diventano linee a zig zag, le sopracciglia linee rette, le braccia si trasformano in blocchi e il petto femminile in un'escrescenza poligonale asimmetrica del corpo.
Tra le opere in mostra, Director del 2014 propone una riflessione sul potere della seduzione dell'arte: ritrae un suonatore di flauto dolce, strumento solitamente destinato ai bambini, qui messo nelle mani di un direttore d'orchestra, come allude il titolo.
Avery Singer ha realizzato un ciclo di opere pensate appositamente per questa sua prima mostra istituzionale organizzata in cooperazione con la Kunsthalle di Zurigo.
Il disegno progettuale vine proiettato su una tela e l'artista procede a riempire le diverse zone con l'aerografo, dopo averle isolate con nastro adesivo di carta.
In seguito con l'aiuto del programma di grafia SketchUp, utilizzato per la modellazione 3D, la Singer costruisce composizioni spaziali complesse piene di figure e oggetti astratti.
Durante questo processo, i soggetti sono trasformati in forme geometriche e ridotti a semplici elementi: i capelli diventano linee a zig zag, le sopracciglia linee rette, le braccia si trasformano in blocchi e il petto femminile in un'escrescenza poligonale asimmetrica del corpo.
Tra le opere in mostra, Director del 2014 propone una riflessione sul potere della seduzione dell'arte: ritrae un suonatore di flauto dolce, strumento solitamente destinato ai bambini, qui messo nelle mani di un direttore d'orchestra, come allude il titolo.
Avery Singer ha realizzato un ciclo di opere pensate appositamente per questa sua prima mostra istituzionale organizzata in cooperazione con la Kunsthalle di Zurigo.
Una mostra veramente interessante.
Avery Singer è nata nel 1987 a New York dove vive e lavora. Si è formata alla Cooper Union e alla Skowhegan School o Painting and Sculpture. Nel 2013 ha avuto la sua prima personale, The Artists, presso la galleria Kraupa-Tuskany Zeidler di Berlino.
Ha esposto in numerose collettive ed il suo lavoro nella prossima New Museum Triennial.