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sabato 25 aprile 2015

LUCIO FONTANA: CONCETTO SPAZIALE (la scultura)


Con il grande Concetto spaziale del 1952 Lucio Fontana rivoluziona il modo di pensare la scultura. L'opera ha uno 
Concetto spaziale 1951
sviluppo orizzontale, è un disco composto da grandi lamiere sagomate, verniciate di un giallo brillante, e forate (sembrano i buchi praticati su carte e tele dello stesso periodo).
Si tratta di una particolare declinazione dello Spazialismo, il movimento a cui Fontana aveva dato vita alla fine degli anni Quaranta e che teorizzava un superamento dell'astrattismo e del realismo attraverso una fusione tra scienza e arte ("gli artisti anticipano gesti scientifici, i gesti scientifici provocano sempre gesti artistici"-Spaziali 1948).
L'opera, soprannominata dall'autore Il fiore, era stata concepita per essere collocata all'aperto, sul prato antistante la GAM di Torino, con fili d'erba che dovevano insinuarsi fra le forature. 
La scelta però si rivelò infelice rispetto alla sua conservazione tanto da portare ad un primo restauro  già nel 1987 e da allora ad un'esclusiva esposizione nelle sale del museo.