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lunedì 20 aprile 2015

MODIGLIANI E LA BOHEME DI PARIGI - GAM Torino

Ritratto di Dedie 1918
Alla Gam di Torino fino al 19 luglio 2015 la mostra su Antonio Clemente Modigliani e sulle opere degli artisti della cosiddetta Scuola di Parigi (termine coniato nel 1925 dal critico d'arte André Warnod per designare un gruppo di artisti che si raccolsero nei primi anni del Novecento nella città francese nella zona di Montmartre. Questi artisti, accomunati dalla loro origine ebraica e dalle ristrettezze economiche, cercavano di vivere pienamente il clima della capitale francese creando una perfetta simbiosi tra arte e vita). 
In mostra sono presenti novanta opere che raccontano l'esperienza artistica del periodo e presentano lavori di artisti come Costantin Brancusi con le sue forme semplificate 

Mlle Pogany III - 1933

Princess X - 1915-16











di Soutine 

Ritratto dello scultore Osca Miestchaminoff - 1923-24

Utrillo, Chagall, Gris, Suzanne Valadon (madre di Utrillo) ed altri.


Madame Kars - S. Valadon 1922


Testa di donna 1911-13




Testa di donna 1912
La mostra è divisa in cinque sezioni che analizzano l'attività artistica parigina non solo nel campo della pittura ma anche in quello della scultura. Modigliani infatti conobbe Costantin Brancusi e come lui si dedicò per un breve periodo alla scultura. Cominciò nel 1909 ad utilizzare materiali poveri come la pietra da costruzione che spesso, poiché senza denaro, rubava nei cantieri per realizzare opere con il procedimento a levare, lo stesso utilizzato dal suo amico Brancusi. Purtroppo, per motivi di salute, dovette smettere di scolpire (la polvere prodotta nell'eseguire le opere in pietre erano infatti veleno per i suoi polmoni già in precarie condizioni).
Modigliani pur frequentando gli ambienti artistici presenti a Parigi non aderirà mai a nessuna corrente. 
Ad esempio della scuola di Micheli, suo primo maestro facente parte del gruppo dei macchiaioli insieme a Fattori, conserva  il voler raffigurare solo la persona mantenendo uno sfondo neutro

Gotine rosse - G. Fattori


Ragazzo rosso  - 1919
           














Rimanendo tenacemente indipendente produce quadri che spesso rimangono invenduti costringendolo a vivere in condizioni precarie e al limite della sopravvivenza.

Ecco allora la produzione dei dissens a boire, disegni scambiati con gli avventori dei locali da lui frequentati che gli offrivano un bicchiere di vino o una zuppa.

A. Sommati
Presenti in mostra anche disegni che ritraggono altri artisti come nel caso di Aristide Sommati, suoi mecenati come Paul Alexandre o preparazioni per le sue stesse opere.

P. Alexandre

Donna seduta 1916






La mendicante 1909











Nella sua vita artistica Modigliani incontra anche i cubisti. Pur non aderendo a questa corrente artistica che gli sembra
troppo celebrale e teorica ne viene influenzato, tanto che esegue quadri con tonalità brune e le forme dei volti  sono più geometriche ma senza la scomposizione dei piani.
In mostra si vedono opere che dimostrano come  Moldigliani  abbia effettuato un continuo lavoro di ricerca che è poi culminato nella realizzazione di grandi opere che lo contraddistinguono per la loro originalità:  gli occhi senza pupille, i lunghi colli e le espressioni dei volti delle persone che rappresenta.

 Ritratto di Soutine 1917
Ritratto di Jeanne Hebuterne - 1918
















"Perché con un occhio guardi il mondo e con l'altro guardi dentro di te..."    (Modigliani)