Berthe nacque a Bourges il 14 gennaio 1841 da una famiglia benestante e colta che la incoraggiò e la spinse ad intraprendere gli studi artistici.
Pronipote del pittore rococò Jean-Honoré Fragonard, trasferitasi con la famiglia a Parigi nel 1855, iniziò a seguire corsi di disegno con le sorelle e successivamente, non potendo iscriversi all'Ercole des Beaux-Arts (precluso alle donne), entrò nell'atelier del più rinomato e qualificato pittore accademico Joseph Guichard, allievo di Ingres e Delacroi che la spinse a copiare i capolavori del Louvread come esercizio di pittura.
Ma Guichard si accorse presto che Berthe sognava di abbandonare gli accademismi della tradizione e la pittura d'atelier e nel 1861 le presentò Camille Corot, sotto la cui guida iniziò a dipingere paesaggi all'aperto, a diretto contatto con la natura.
In seguito studiò scultura con Aimé Millet e venne introdotta da Corot nell'atelier di Charles Daubigny venendo a contatto con i pittori della Scuola di Barbizon.
Nel 1864, la Morisot venne ammessa per la prima volta a partecipare al Salon insieme a pittore Camille Pissarro ( a quel tempo allievo di Corot) e al Solon del 1867 ebbe il suo primo riconoscimento poiché insieme e Degas fu ammessa all'esposizione da una giuria rigorosa che aveva rifiutato le opere di tutti gli altri futuri pittori "impressionisti"; in quell'occasione presentò "Veduta dal Trocadero"
Berthe sarà regolarmente presente ai successivi Salon fino al 1873 poiché dall'anno successivo iniziò ad esporre a mostre non ufficiali in linea con le scelte dei pittori impressionisti che criticavano l'ufficialità delle esposizioni e gli accademismi.
Nel 1874 sposò Eugéne Manet fratello del famoso artista Eduard Manet.
Berthe ed Eduard si conobbero al Louvre nel 1868 mentre la Morisot stava copiando un dipinto di Rubens, fu Fantin-Latour a farli conoscere e Manet rimase incantato dalla bellezza di Berthe: pallida, magra, con i capelli scuri e le magnifiche mani, la giovane affascinò il pittore e divenne la sua modella. Egli la raffigurò spesso nei suoi dipinti e nel corso degli anni le dedicò undici ritratti.
Con il passare del tempo, fra Berthe e Manet nacque una rapporto strettissimo di reciproca stima ed ammirazione ma fatto di alti e bassi che provocavano l'alternanza di momenti di vicinanza quasi intima a periodi di allontanamento.
L'amicizia con Manet influenzò anche lo stile pittorico di Berthe che, dopo aver seguito i consigli di Corot, si avvicinò allo stile impressionista trasformando il suo tratto in una linea sciolta e spontanea. Nella sua tavolozza è sempre presente il bianco, che spesso viene arricchito con decise pennellate di colore vivace ed intenso, mentre l'uso dei colori ad olio uniti agli acquarelli, permette alla pittrice di creare particolari effetti di luminosa trasparenza.
L'amicizia con Manet influenzò anche lo stile pittorico di Berthe che, dopo aver seguito i consigli di Corot, si avvicinò allo stile impressionista trasformando il suo tratto in una linea sciolta e spontanea. Nella sua tavolozza è sempre presente il bianco, che spesso viene arricchito con decise pennellate di colore vivace ed intenso, mentre l'uso dei colori ad olio uniti agli acquarelli, permette alla pittrice di creare particolari effetti di luminosa trasparenza.
Nascondino 1873 |
A caccia di farfalle - 1874 |
Sulla veranda - 1884 |
Nel 1982 morì il marito e da allora iniziò a dedicarsi assiduamente alla pittura riuscendo ad organizzare una sua esposizione personale che riscosse un buon successo.
La pittrice morì a Parigi il 2 marzo 1895 all'età di 54 anni di una congestione polmonare ... un anno dopo la galleria Duran Ruel le dedicò una retrospettiva con la quale le venne reso l'ultimo omaggio e con la quale gli amici artisti le dimostrarono tutta la propropria ammirazione per il suo talento. Il poeta Paul Valery scrisse: "La peculiarità di Berthe Morisot fu di vivere la sua pittura e di dipingere la sua vita" e a distanza di anni lo scultore George Moore disse: "Soltanto una donna ebbe la capacità di creare uno stile, e quella donna fu Berthe Morisot. I suoi quadri sono le uniche opere che non potrebbero essere distrutte senza creare un vuoto, uno iato nella Storia dell'Arte".
Nei dipinti di Berthe ricorrono i temi cari alla poetica impressionista: i paesaggi, il mare ed i ritratti en plein air. I ritratti in particolari modo, raffigurano attentamente il mondo femminile, che divenne un tratto fondamentale della produzione artistica, alla quale erano preclusi luoghi tipici della pittura impressionista.
Studi di donne, ritratte all'aperto o raffigurate nell'intimità dell'ambiente domestico, sono affiancate alle immagini ispirate all'universo familiare che vengono rappresentate con una pittura costruita su toni chiari, con rapide pennellate intrise di luce.
La culla - 1872 |
A tutti gli effetti Berthe Morisot può quindi essere definita La donna dell'Impressionismo.