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giovedì 12 maggio 2016

Le donne nell'arte: MERET OPPENHEIM

Meret Oppenheim fotografata
da Man Ray nel 1935
Artista svizzera di origine tedesca (nata a Berlino nel 1913 - morta a Basilena nel 1985), nel 1932 Meret Oppenheim si trasferì a Parigi spinta dal desiderio di intraprendere la carriera artistica. Si iscrisse all'Accadémie de la Grande Chaumière, nel quartiere di Montparnasse, che ben presto abbandonò per dedicarsi all'arte da autodidatta.
Fu l'incontro con Hans Jean Arp e Alberto Giacometti nel 1933 ad introdurla all'interno del circolo surrealista, alle cui esposizioni avrebbe da allora preso parte in maniera sistematica.
In quel periodo la sua produzione artistica comprendeva quadri e disegni, poesie e resoconti di sogni, ma anche bizzarri disegni di oggetti nei quali si fondevano elementi antropomorfi e animali, come un paio di guanti di pelliccia da cui fuoriuscivano unghie dipinte di smalto rosso
Fur Gloves with Wooden Fingers - 1936
ed un tavolo con zampe d'uccello 

Tisch mit Vogelfüssen - 1939
che poggiava su due piedi a forma di artigli.
Nonostante la sua vasta produzione comprenda più di un migliaio di lavori, la fama della Oppenheim è ancora oggi legata ad una singola opera, realizzata nei primi anni della sua carriera: si tratta della celebre "Le déjeuner en fourrure" del 1936, 
composta da una tazzina da caffè, un piattino ed un cucchiaino rivestiti di pelliccia di gazzella della Cina.
Come raccontò l'artista stessa, la creazione di questo oggetto, che rimane uno dei lavori più emblematici del Surrealismo , scaturì da circostanze del tutte fortuite: l'artista si trova al Café de Flore di Parigi con Dora Maar e Pablo Picasso e indossava un braccialetto rifinito di pelliccia di gattopardo americano da lei stessa disegnato; Picasso osservò che si poteva ricoprire di pelliccia qualsiasi cosa e lei, trovandosi pienamente d'accordo, trasformò l'idea in un'opera d'arte che lo stesso anno fu esposta in una galleria di Parigi ed in seguito integrata all'interno della mostra "Fantastic Art, Dada, Surrealism" del Museum of Modern Art di New York.
Fu infine André Breton (poeta e teorico del surrealismo)  nel 1938, a conferire al lavoro il suo titolo ufficiale "Le déjeuner en fourrure".
Meret Oppenheim non fu solo nota  per le  sue opere d'arte ma anche per una serie di fotografie erotiche  per le quali posò come modella nello studio di Man Ray nel 1933 e del quale divenne la compagna dopo una breve storia con Max Ernst.
La fama raggiunta con tanta rapidità ed apparentemente senza sforzo, si rivelò per l'artista un fardello troppo pesante. 
Nel 1937 tornò in Svizzera e in quel periodo iniziò a soffrire di un periodo di crisi creativa, dominato dalla sensazione di avere le "mani legate" e questo periodo si protrasse fino al 1954. 
Insofferente ad ogni etichetta stilistica, nel 1956 tagliò definitivamente i ponti con il circolo surrealista durante la mostra parigina "ExpositioninteRnariOnale du Surréalisme (EROS) presso la galleria Cordier. In quell'occasione Andrè Breton convinse la Oppenheim a ripetere il Banchetto di Primavera che lei aveva organizzato a  Berna per un gruppo di amici: il pasto veniva servito sul corpo nudo di una donna e consumato da commensali (tre uomini e tre donne) senza l'ausilio di posate. Questa seconda versione però fu a suo dire l'esatto contrario della festa per uomini e donne che aveva inteso creare poiché in questa seconda occasione il corpo femminile diveniva l'oggetto passivo di uno spettacolo voyeristico appannaggio di un pubblico maschile. Questa fu la sua ultima esposizione con il gruppo surrealista.
Alla fine degli anni Sessanta la sua complessa e versatile opera fu riscoperta da una generazione di artiste che avevano intrapreso il cammino verso l'emancipazione.
Nel 1975 durante una cerimonia di premiazione incitò le donne "a dimostrare coi fatti di non essere più disposte ad accettare i tabù che le avevano tenute in condizione di asservimento per migliaia di anni ed affermò che "la libertà non è qualcosa che viene regalato, ma qualcosa che bisogna conquistare".
Scomparve nel 1985 all'età di 72 anni.



"E' considerato normale che gli artisti seguano lo stile di vita a loro più congeniale e che la gente chiuda un occhio. Quando però si tratta di una donna, tutti gli occhi sono puntati su di lei."