All'inzio del mese di gennaio 2017 durante la visita al Centro Pompidou di Parigi per la mostra di Magritte ho potuto ammirare alcune delle 250 opere che la Fondazione Potanin ha donato al Pompidou. Le opere dei 65 artisti presenti nella collezione, sono un quadro ampio e rappresentativo dell'arte contemporanea in URSS e in Russia dal 1950 al 2000.
La mostra, aperta fino al 27 marzo 2017, ha un percorso che segue i rivolgimenti della storia: la relativa libertà durante il disgelo, la successiva esclusione delle pratiche aderenti al realismo socialista, l'apertura al mercato artistico negli anni Ottanta e la fase postmoderna dopo la caduta del regime sovietico.
Tra i movimenti da cui provengono le opere esposte troviamo quelle degli artisti "non conformisti". Vladimir Yarkolev
e Yuri Zlotnikow sono alcuni di coloro che alla fine degli anni Cinquanta, con citazioni delle avanguardie russe e lo stile informale, cercarono d'inventare il proprio linguaggio plastico stimolati anche dalle esposizioni internazionali permesse dalla politica Kruscioviana.
La loro produzione artistica, non conforme al realismo socialista fu però bandita durante gli anni '60 e soltanto negli '70 si poté assistere alla nascita di due nuovi movimenti: la scuola concettuale moscovita, caratterizzata dalla volontà di dare uno spazio predominante al linguaggio, lavorando all'intreccio tra la poesia, la performance e l'arte visiva e che prese un'ampiezza determinante sotto l'impulso di Ilya Kobakov
e la Sots art di Erik Bulatov, contestatore della propaganda tramite un approccio pop
e la Sots art di Erik Bulatov, contestatore della propaganda tramite un approccio pop
Negli anni Ottanta l'apertura politica permise una diversificazione degli stili. Il ritorno alla pittura prese forme particolari come lo stile volutamente naif di Sergei Bugaev, oppure l'utilizzo delle arti applicate della cultura popolare presenti nella pittura di Larissa Zvezdotchetova-Rezun o ancora il rimando ai busti e alle medaglie dell'epoca romana di Boris Orlov
In quegli anni infatti la perestroika di Mikhail Gorbatchev diede impulso ad un'espansione creativa: molti artisti si aggregano in spazi occupati illegalmente a Mosca o a San Pietrogurgo e a poco a poco la cultura underground venne legittimata per poi affermarsi. Il mercato prese rapidamente forma negli anni 1990 e l'arte contemporanea cominciò ad istituzionalizzarsi. Nel 2007 il gruppo Aes+F è presente alla Biennale di Venezia e viene ufficialmente riconosciuto.
Gli artisti del 2000 presentano un'arte provocatoria a tutti gli effetti: in mostra a Parigi Aes+F sono rappresentati da un lavoro digitale
che presenta 14 volti di ragazze di cui 7 semplici studentesse e 7 autrici di omicidi mentre il gruppo Bernadette Corporation presenta l'opera del 2010 Nutten Chillen.
La donazione della Fondazione Potanin al Centre Pompidou può essere vista come mezzo per far conoscere al mondo l'arte contemporanea russa ma anche l'ultimo atto per legittimare l'arte "ex non conformista" .
Artisti presenti nella collezione: Actions collectives, AES+F (Tatiana Arzamasova, Lev Evzovich, Evgeny Svyatsky, Vladimir Fridkes), Yuri Albert, Sergei Anufriev, Yuri Avvakumov, Erik Bulatov, Grisha Bruskin, Sergei Bugaev-Afrika, Champions du monde, Ivan Chuikov, Mikhail Roshal-Fedorov, Andrei Filippov, Rimma and Valery Gerlovin, Georgy Gurianov, Dmitri Gutov, Andrei Iakhnin, Francisco Infante-Arana, Inspection « Herméneutique Médicale », Ilya et Emilia Kabakov, George Kiesewalter, Vitaly Komar & Alexander Melamid, Valery Koshlyakov, Alexander Kosolapov, Oleg Kotelnikov, Nikolai Kozlov, Oleg Kulik, Yuri Leiderman, Igor Makarevich et Elena Elaguina, Vladislav Mamyshev-Monroe, Boris Mikhailov, Sergei Mironenko, Vladimir Mironenko, Andrei Monastyrsky, Mukhomor, Vladimir Nemukhin, Timur Novikov, Boris Orlov, Pertsy, Pavel Pepperstein, Viktor Pivovarov, Alexandre Ponomarev, Dmitri Prigov, Oskar Rabin, Mikhail Roginsky, Andrei Roiter, Sergei Serp, Igor Shelkovski, Viktor Skersis, Leonid Sokov, Eduard Steinberg, SZ, Boris Turetsky, Sergei Volkov, Vladimir Yakovlev, Vladimir Yankilevsky, Evgeny Yufit, Vadim Zakharov, Yuri Zlotnikov, Konstantin Zvezdochetov, Larisa Zvezdochetova-Rezun.