La GAM (Galleria d'Arte Moderna) di Torino dal 15 febbraio 2019 presenta il nuovo allestimento della collezione del contemporaneo. Si tratta della prima edizione di un programma di diversi ordinamenti che si succederanno su base biennale.
Le diverse esposizioni permetteranno di far conoscere al pubblico la ricchezza delle collezioni del museo e di dare voce a molteplici letture critiche.
Il primo ordinamento presentato, è curato da Elena Volpato e si concentra su due decenni tra gli anni Sessanta e gli anni Ottanta, in rapporto di continuità cronologica con quanto è esposto nelle collezioni del Novecento.
Le opere in mostra provengono tutte dalle collezioni del museo e sono esposte per raccontare aspetti rilevanti delle ricerche artistiche di quegli anni, perlopiù scarsamente riconosciuti dalla più diffusa interpretazione storica.
Artisti noti e meno noti che non fanno parte di un unico gruppo anche se alcuni sono legati alle vicende dell'Arte Povera
Mario Merz - Animale terribile 1981 |
ed altri a quelle della Pittura Analitica.
Ciò che li accomuna è un autentico desiderio dell'arte, una ricerca per oltrepassare i linguaggi dell'arte tradizionale pur mentendo con essa solidi legami.
La mostra ci invita a guardare gli aspetti più personali del lavoro degli artisti che nel tempo si sono interrogati sul significato della scultura, della pittura e del disegno, sulla possibilità di superare i limiti che sino a quel momento quei linguaggi avevano espresso.
Eliseo Matracci - Cultura mummificata 1972 134 calchi di libri in alluminio fuso |