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mercoledì 18 marzo 2015

TUTANKHAMON CARAVAGGIO VAN GOGH La sera e i notturni dagli Egizi al Novecento


Nella Basilica Palladiana  di Vicenza fino al 2 giugno 2015 è possibile visitare la mostra Tutankhamon Garavaggio Van Gogh La sera e i notturni dagli Egizi al Novecento.
E' divisa in sei sezioni di carattere tematico con opere provenienti da collezioni e musei di tutto il mondo.
La prima sezione presenta 22 tra reperti e statue egizie che ci fanno soffermare sul tema della notte eterna e spirituale ma comunque collegata alla vita.
Si parte dal "Ritratto funerario di giovane uomo" facente parte dei ritratti del Fayyun


Egitto, periodo Romano III sec. d.c.
per continuare o forse iniziare il viaggio notturno sulle rive del Nilo con il volto del re bambino Tutankhamon.

In questa sezione si possono ammirare teste scolpite, maschere funebri, gioielli, giochi per bambini, quindi la notte abitata dalla vita.
La mostra prosegue facendoci attraversare molti secoli e proiettandoci nell'ambito della pittura e dell'incisione. La pittura che ha rappresentato la notte: la notte piena oppure il suo giungere all'ora del tramonto e del crepuscolo, la conclusione della notte quando l'alba sta per giungere.
La seconda sezione (Figure sul limite della vita. Da una finestra viene la notte) presenta capolavori di Tiziano,  Tintoretto,  Giorgione 
Doppio ritratto 1502

e Poussin di cui viene presentata una "Crocifissione" del 1645-46 che dialoga con "Frammento di croficissione" di Bacon del 1950 















Opere tra il cinquecento ed il seicento che presentano una suggestiva atmosfera di figure collocate in ambienti notturni seguendo la vita diCristo dal momento della nascita fino alla crocifissione e alla deposizione nel sepolcro ma anche mettendo al centro altre figure come quella di S. Francesco di El Greco


S. Francesco in preghiera davanti al crocifisso - 1585
o di Caravaggio


L'estasi di S. Francesco D'Assisi - 1594
per arrivare fino al contemporaneo Music con i suoi Anacoreti del 1994 in dialogo con l'opera "S. Francesco sorretto da un angelo - 1500" di Orazio Gentileschi




Nella terza sezione (Il bianco e il nero della notte. Una mano incide sulla lastra) si possono ammirare 16 incisioni in un dialogo tra un artista del Seicento, Rembrandt ed uno del Settecento Piranesi.
Le tre croci di Renbrandt - 1656


Carceri d'invenzione - 19749/50
















Un modo per evidenziare la meraviglia delle figure soffuse dentro la notte nel primo e l'intensità degli scorci scenografici e teatrali nel buio delle sue carceri nel secondo.
La quarta sezione (Di lune e di stelle. E di tramonti prima. Il secolo della natura mentre viene la sera) si sofferma sul paesaggio dal momento del tramonto fino a quello in cui nel cielo compaiono la luna e le stelle. Opere del periodo romantico 
Città al chiaro di Luna 1818 - Friedrich
San Giorgio Maggiore Venezia, dopo il tramonto 1908- Monet

fino all'impressionismo 


ma con uno sguardo anche alle opere dei primi del Novecento di Mondrian 
Notte d'estate 1907

Klee ed Hopper
Emporio 1927









La quinta sezione (Sere e notti del Novecento. Il cielo e lo spirito) presenta opere affascinanti del secondo Novecento ed in particolare in ambito astratto in America con K. Noland, L. Morris
Impending 1959
fino all'Europa di Staël


Il fort Carré ad Antibes 1955
per esaltare la portata fortemente introspettiva e psicologica del sentimento notturno.
La sesta ed ultima sezione (In queste sere e notti ci si perde. La mostra in una stanza) è un riassunto di tutti i temi affrontati nelle sezioni precedenti, un trionfo di opere di importanti artisti che legano l'interiorità dell'uomo allo spazio della notte...


Caravaggio - Narciso 1594/96

Un confronto che mi ha colpito molto è stato l'accostamento di un'opera di Gauguin e una di Rothko
Donna di Tahiti 1898
Untitled 202 (Arancione e Marrone) 1964












il dialogo del colore dell'uno e dell'altro (arancione e marrone).
Per Gauguin il colore apriva nuovi orizzonti verso l'infinito e l'ignoto ed il colore diventava simbolo, in Rothko il colore diventa l'assoluto: è come se la coperta arrossata della spiaggia di Tahiti nel quadro dell'uno, venisse sollevata e posta sulla verticalità della superficie realizzata dall'altro.