Ad integrazione delle attività culturali previste per l'anno Torino Capitale Europea dello Sport, l'Accademia Albertina sino al 15 novembre 2015 propone una selezione di opere fra il XVII e XVIII secolo che permettono di riflettere sul tema del corpo.
La rappresentazione del corpo umano in movimento, a partire dall'antichità, occupa una posizione centrale tra i temi affrontati da scultori, pittori, disegnatori.
La mostra si concentra su due contesti storici in cui la relazione tra esercizio fisico e immagine è stata esplorata con particolare attenzione e con intenti specifici, l'età dell'Ancien Regime e la contemporaneità.
Il titolo è direttamente ispirato all’omonimo trattato del medico Girolamo Mercuriale, pubblicato in prima stesura
a Venezia nel 1569, in cui è affrontato in modo sistematico e originale il legame tra esercizio fisico, salute, gioco
ed educazione.
Nella prima parte del percorso della mostra le opere esposte documentano il legame che si instaurò tra il '600 e '700 tra la formazione del principe e l'attività fisica, intesa quale preparazione all’esercizio delle virtù militari e delle qualità necessarie per il governo, con particolare attenzione all’epoca di Cristina di Francia e di Carlo Emanuele II di Savoia e ai generi del ritratto e della pittura allegorica e mitologica ma anche ai grandi balletti di corte voluti dalla stessa regina sulla scia di quelli organizzati dal Re Sole.
La coeva pittura di genere illusta attraverso numerosi esempi la diffusione sul territorio delle pratiche ludiche,
considerate come espressione di destrezza e come momento di svago e di socializzazione, cui i pittori
bamboccianti come Domenico Olivero dedicarono anche in Piemonte un’attenzione costante.
Accanto ai dipinti delle collezioni museali torinesi (tra cui il dipinto poco noto della Pinacoteca Albertina attribuito a Isidoro Bianchi (1581-1662), immagine della mostra
nel quale tre putti alati giocano al tiro alla fune), ad opere provenienti da residenze sabaude,
e dal Museo Mansi di Lucca, un insieme di preziosi manoscritti, volumi e incisioni sei-settecenteschi allarga l’ambito della mostra ai temi complementari della fisiologia del movimento da una parte, del balletto e dell’abbigliamento dall’altra.
Fa da contrappunto a questo percorso storico una selezionata presenza di opere di artisti contemporanei, che individuano nella disciplina corporea un passaggio necessario per l’esperienza del limite e della concentrazione del pensiero o che analizzano lo sport nelle sue valenze sociali e antropologiche. Questa sezione è costituita da fotografie,
video e interventi installativi, che vanno dalla fine degli anni Sessanta fino ad oggi con artisti come Paolo Gioli, Paolo Grassino o Marzia Migliora.
Nella Rotonda del Talucchi nel
cortile dell'Accademia Albertina sono esposte le opere degli studenti che hanno lavorato sui temi della mostra e tra le quali saranno selezionate quelle destinate a ricevere borse di studio.
Nella prima parte del percorso della mostra le opere esposte documentano il legame che si instaurò tra il '600 e '700 tra la formazione del principe e l'attività fisica, intesa quale preparazione all’esercizio delle virtù militari e delle qualità necessarie per il governo, con particolare attenzione all’epoca di Cristina di Francia e di Carlo Emanuele II di Savoia e ai generi del ritratto e della pittura allegorica e mitologica ma anche ai grandi balletti di corte voluti dalla stessa regina sulla scia di quelli organizzati dal Re Sole.
Il gioco della palla a Torino 1740 |
Accanto ai dipinti delle collezioni museali torinesi (tra cui il dipinto poco noto della Pinacoteca Albertina attribuito a Isidoro Bianchi (1581-1662), immagine della mostra
nel quale tre putti alati giocano al tiro alla fune), ad opere provenienti da residenze sabaude,
e dal Museo Mansi di Lucca, un insieme di preziosi manoscritti, volumi e incisioni sei-settecenteschi allarga l’ambito della mostra ai temi complementari della fisiologia del movimento da una parte, del balletto e dell’abbigliamento dall’altra.
Fa da contrappunto a questo percorso storico una selezionata presenza di opere di artisti contemporanei, che individuano nella disciplina corporea un passaggio necessario per l’esperienza del limite e della concentrazione del pensiero o che analizzano lo sport nelle sue valenze sociali e antropologiche. Questa sezione è costituita da fotografie,
Arno Rafael Minkiannen, «Self PortraitZ, 1996 |
video e interventi installativi, che vanno dalla fine degli anni Sessanta fino ad oggi con artisti come Paolo Gioli, Paolo Grassino o Marzia Migliora.
59 Passi - video 2001 M. Migliora |
Nella Rotonda del Talucchi nel
cortile dell'Accademia Albertina sono esposte le opere degli studenti che hanno lavorato sui temi della mostra e tra le quali saranno selezionate quelle destinate a ricevere borse di studio.