Conosciamo Keith Haring (1958-1990) leggendo i suoi diari. Il 18 marzo 1982 scrive: "sono nato nel 1958, la prima generazione dell'era spaziale; sono nato in un mondo di televisione, tecnologia e gratificazione immediata, figlio dell'era atomica. Cresciuto in America durante gli anni Sessanta, ho saputo cos'era la guerra attraverso i servizi di Life sul Vietnam. Ho guardato le rivolte in televisione, comodamente al sicuro in un caldo soggiorno di un'America middle-class. Non credo nelle soluzioni. ... Non sogno di cambiare il mondo. Non sogno di salvare il mondo. Comunque, sono nel mondo e sono un essere umano. Nel 1982, con i telefoni e le radio, i computer e gli aeroplani, le notizie dal mondo e i videoregistratori, i satelliti e le automobili, gli uomini sono spaventosamente simili agli esseri umani di duemila anni fa. Ho paura della morte.
Penso di essere nato artista penso di avere la responsabilità di riuscirci..... Ho imparato studiando le vite degli altri artisti e studiando il modo .... il mio contributo al mondo è la mia abilità nel disegnare. Disegnerò il più possibile, per tutte le persone possibili, il più a lungo possibile. Disegnare è fondamentalmente sempre la stessa cosa dai tempi della preistoria. Unisce l'uomo e il mondo".
Anche se Haring è stato, insieme a Basquiat, il massimo protagonista del graffissimo come forma d'arte, la mostra al Palazzo Reale di Milano è stata concepita con un taglio inedito poiché presenta l'artista in un modo insolito evidenziando la sua raffinatezza e la sua capacità di rileggere l'arte del passato con citazioni dotte e ricorrenti che vanno dall'antica Roma
Parti della Colonna Traiana dialogano con l'opera di K.Haring su lastre di metallo che ricoprono l'intera stanza |
La lupa capitolina e l'opera Untitled 1982 |
a Wharol
Untitle 1985 (Andy Mouse) |
Le opere di Haring si affiancano a quelle di autori di epoche diverse come J. Pollock, J. Dubuffet, P. Klee, P. Picasso,
Femme nue 1907 Picasso |
Egg head for Picasso 1987 Haring |
Derain, Michelangelo, Mondrian,
Untitled N. 6 1988 |
alle maschere delle culture del Pacifico, ai dipinti del Rinascimento italiano, all'arte antica senza tralasciare la mitologia
Untitled 1985 (Medusa) |
Ad esse l'artista si è ispirato reinterpretandole con il suo stile unico ed inconfondibile.
Keith Haring è stato uno dei più importanti autori della seconda metà del Novecento, un artista capace di forti prese di posizione nei confronti di temi scottanti come il razzismo, la droga, l'Aids, capace di parlare a livello universale utilizzando un linguaggio efficace ed immediato fatto di simboli e forme semplici.
Una mostra da non perdere, un artista visto sotto una luce diversa...
Una mostra da non perdere, un artista visto sotto una luce diversa...