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mercoledì 29 marzo 2017

L'Italia di Magnum - Da Henri Cartier- Bresson a Paolo Pellegrin




Fino al 21 maggio 2017 presso CAMERA - Centro Italiano per la Fotografia - è possibile visitare la mostra che, per il settantesimo anniversario della fondazione di Magnum Photos, racconta la storia, la cronaca ed il costume dell'Italia, dal dopoguerra ad oggi, attraverso l'obbiettivo dei fotografi dell'agenzia più importante del mondo.
Magnum Photos nacque nel 1947 a New York dove, sul terrazzo del MoMA, Henri Cartier-Bresson, Robert Capa, David Seymour, George Rodger e William Vandivert ne ufficializzarono la fondazione. Fin da principio, la tutela del diritto d'autore,  il rispetto della creatività e della verità furono i cardini dell'agenzia cooperativa. I negativi, per la prima volta, restavano  di proprietà dei soci e i fotografi erano al sicuro dalle prevaricazioni degli art director e dei direttori dei giornali. Una nuova libertà di agire secondo il proprio stile personale i propri interessi e la propria autorialità fu incoraggiata fin dall'inizio. Grazie a questi principi molti dei più importanti nomi del mondo della fotografia entrarono a far parte di Magnum permettendone un rapido successo.
Negli anni Settanta, 92 fotografi contribuirono alla storia di Magnum e oggi 40 membri continuano a portare avanti i suoi originari valori, la tutela dei diritti dei fotogiornalisti, la garanzia di rispetto e onestà verso il suo pubblico.
La mostra è introdotta da un omaggio a Henri Cartier-Bresson e al suo viaggio in Italia negli anni Trenta e procede cronologicamente con l'esposizione di oltre duecento fotografie più o meno note che immortalano luoghi, persone e vicende italiane.
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Sezione Anni Qaranta 
Rober Capa - Cerasuolo dicembre 1943
Gli anni Quaranta rappresentano per l'Italia e per i paesi coinvolti nel secondo conflitto mondiale il decennio più travagliato.
Il nostro paese, uscito da cinque anni di guerra, è distrutto dai bombardamenti, è in estrema difficoltà e povertà oltre ad essere fragilissimo sotto l'aspetto politico.
C'è però allo stesso tempo un profondo desiderio di ripartenza e una forte spinta al cambiamento che investe la società civile, le famiglie, i giovani. E' il periodo in cui nasce il Neorealismo che spinge scrittori, registi ed intellettuali ad esprimere il proprio impegno civile attraverso nuovi soggetti lontani dalla retorica del ventennio fascista: al centro della loro narrazione c'è la guerra con le sue distruzioni, la difficile vita per la sopravvivenza, l'attenzione ai personaggi di strada. 
Sezione Anni Cinquanta
La spinta al rinnovamento messa in moto nel dopoguerra prepara il terreno a quella che sarebbe stata la vera rinascita in termini economici e sociali, e che avrà il suo culmine a cavallo tra gli anni Cinquanta e Sessanta.
La vita economica italiana conosce un'eccezionale fase di espansione grazie all'aumentano degli investimenti industriali che hanno riflessi consistenti sulla struttura sociale del paese.
Straordinarie trasformazioni riguardano lo stile di vita, il linguaggio e i costumi degli italiani.
Circolano la Fiat 600 e la Topolino  prodotti del "miracolo italiano", si costruiscono le prime autostrade moderne, nascono le prime "gite fuori porta" e le vacanze al mare ma sono anche gli anni della nascita della televisione che diventa una finestra sul mondo e fa scoprire i nuovi modelli di vita che arrivano da oltreoceano e si mescolano alla tradizione. 
L'industria cinematografica esplode a Cinecittà e la Holliwood sul Tevere accoglie quegli attori americani che contribuirono alla nascita della "Dolce vita".



Roma - Studi di Cinecittà 1958 -Preparazione del set di Ben-Hur
Gli Anni Sessanta

In pieno "miracolo economico", l'Italia si guadagna un posto fra le grandi nazioni europee. Gli anni Sessanta rappresentano il culmine 
Cesenatico 1960 - Erich Lessing
di una trasformazione già in corso e si delineano come il decennio caratterizzato dal più importante rinnovamento generazionale che il secolo scorso abbia visto.
Le aspirazioni, i valori e lo stile di vita delle giovani generazioni sono profondamente influenzati da nuovi movimenti culturali. Si affermano la cultura beat e quella pop, mentre la figura femminile tradizionale è soppiantata dall'informalità della minigonna.
Cesenatico 1960 - Erich Lessing
Il benessere porta ad un nuovo tipo di consumismo: in molte case entrano i frigoriferi e le lavatrici, radio e televisori.  Le vacanze al mare diventano una vera e propria conquista sociale.
In questo grande fermento nascono anche le contestazioni del Sessantotto ed i giovani entrano a far parte della scena politica e culturale.
Gli anni Settanta
Dopo un processo di sviluppo ininterrotto dal dopoguerra in poi, culminato negli anni '60, il decennio successivo si rivela molto più complesso sia dal punto di vista economico che sociale: la crisi petrolifera del 1973 avvia un periodo di "austerità" a cui gli italiani non erano più abituati e la politica è scossa da nuovi movimenti di ispirazione rivoluzionaria. 
I valori da tempo radicati nel nostro paese vengono scardinati: gli italiani sono chiamati a confrontarsi su tempi importanti come il divorzio, la parità giuridica dei coniugi, la liberalizzazione dell'aborto, la chiusura dei manicomi.


Manicomio a Venezia - Leonard Freed
Purtroppo il fermento di questi anni è funestato da forze eversive extraparlamentari e da apparati deviati dello Stato che mettono in atto azioni violente  volte ad accentuare le tensioni  sociali e a portare la paura tra la popolazione. La "strategia della tensione" sarà piena di atti terroristici come la strage di Piazza della Loggia a Brescia nel 1974 e al sequestro e delitto di Aldo Moro a Roma nel 1978.
Gli Anni Ottanta
L'Italia degli anni '80 è molto più distaccata dalle battaglie ideologiche e politiche del decennio precedente.
Sono gli anni del "riflusso" in cui si assiste al ritorno del privato e, superata la stagnazione economica, il vero motore produttivo sono le piccole e medie imprese, che diffondono il "made in Italy" nel mondo.
Sono gli anni della moda e della televisione commerciale, nasce Canale 5
Milano 1986 Silvio Berlusconi  - Ferdinando Scianna
si assiste al rilancio del turismo: si assiste all'esposizione dei Bronzi di Riace a Firenze e le città italiane si popolano di gruppi organizzati di turisti, in maggioranza stranieri.
Dopo anni di paura è sufficiente una partita di calcio per risvegliare l'orgoglio nazionale: la nazionale vince i campionati del mondo battendo la Germania per 3 a 1.
Ma l'Italia è tutt'altro che stabile, unita  e moderna, in questo periodo infatti nascono i fenomeni di corruzione civile e politica e le mafie sono attive per il controllo di intere regioni. 
Napoli 1982 Squadra anticamera - Patrick Zachmann
Gli Anni Novanta e Duemila
In questi anni si assiste a grandi avvenimenti come la caduta del muro di Berlino, la crisi in Jugoslavia, 


Mare Adriatico 1999 Sesta flotta degli Stati Uniti, gruppo tattico della
 Nato, durante il conflitto con la Serbia in Kossovo - Peter Marlow

la guerra del Golfo, il terrorismo jiadista, la crisi finanziaria che sconvolgono il pianeta,  ma anche all'avvento del "world wide web" che sgretola le frontiere e ridisegna il modo di pensare, agire, informarsi.
In questo caos internazionale l'Italia è investita da una serie di scossoni interni: Tangentopoli, la fine della Prima Repubblica, la nascita di Forza Italia, le stragi di mafia, l'introduzione della moneta unica europea e le numerose crisi di governo.
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La mostra documenta gli avvenimenti in modo preciso e suggestivo coinvolgendo lo spettatore in un susseguirsi di eventi. Molti ritroveranno in tutto o in parte periodi del loro passato immortalati da grandi nomi della fotografia.
A conclusione della mostra sono esposte le opere di Paolo Pellegrin (membro della Magnum dal 2005)  facenti parte della collezione Intesa Sanpaolo


Torino 2011 - Piazza della Repubblica

I fotografi in mostra: Bruno Barbey, Heri Cartier-Bresso, René Burri, Robert Capa, Raymond Depardon, Thomas, Kworzak, Elliott Erwitt, Leond Freed, Thomas Hoepker, Erich Lessing, Herbert List, Alex Majoli, Peter Marlow, Martin Parr, Mark Power, Ferdinando Scianna, David Seymourm Chris Steele-Perkins, Patrick Zachmann, Paolo Pellegrin (di quest'ultimo, membro della Magnum dal 2005, sono esposte opere della collezione Sanpaolo