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lunedì 27 luglio 2015

Biennale Italia-Cina: Elisir di lunga vita



Presso il Mastio della Cittadella a Torino la quinta essenza dell'arte, come alimentarsi con l'arte e vivere meglio e a lungo.


Ciò che accomuna culture diverse è la ricerca continua da parte dell'uomo dell'elisir di lunga vita, lo strumento che permette di far ringiovanire o rendere immortali.
Ogni arte, pittura, scultura o musica possono essere considerate vere e proprie espressioni di immortalità: quanti artisti si sono impegnati a produrre un'opera che li rendessi famosi, unici, immortali! Pensiamo a Dante, a Beethoven, a Michelangelo le cui parole, musica e produzioni artistiche resistono al tempo conferendo eternità all'autore.
La grande mostra d'arte contemporanea che fa parte del programma EXTO, insieme di eventi che Torino organizza in occasione di Expo 2015, resterà aperta fino al 4 ottobre ed è articolato su tre sedi:
il Mastio della Cittadella di Torino (corso Galileo Ferraris 0)
il castello di Serralunga d'Alba 
all'Arca di Vercelli (sede espositiva realizzata all'interno della trecentesca chiesa di San Marco.
L'edizione che si svolge quest'anno a Torino è la terza, la prima si è svolta a Monza nel 2012/13, la seconda a Pechino nel 2014.
Dipinti, sculture, video, performance, documentano due culture lontane ma sempre più vicine grazie alla globalizzazione e alla grande presenza di comunità cinesi nel nostro territorio nazionale.
I temi sociali come la preziosità dell'acqua, la necessità del riciclo dei materiali, il necessario coinvolgimento di ogni essere umano per la sopravvivenza del nostro pianeta vengono trattati in modo originale e professionale sia dagli artisti cinesi che da quelli italiani.
Il rimando alla tradizione di alcuni di loro è chiaro come il riferimento all'Ultima Cena di Leonardo trattato in modo originale da Mauro Pinotto che fotografa ospiti della mensa della parrocchia Cuore Immacolato di Maria a Vigevano e li sostituisce ai dodici apostoli. La fotografia, scattata dall'alto, diventa un dialogo visivo tra Gesù e lo spettatore rendendolo testimone di una situazione che tocca tutti noi


C13 RE, site specific - fotografie su fibre di legno riciclato
Il rimando a fatti accaduti che si spera non accadano più è nel lavoro di Alessandro Zannier 
Little boy, Chimera 7, Atomic Utopia, 2015
nel suo lavoro si esprimono l'ansia, la preoccupazione, il pericolo ma anche la richiesta di non fare più guerre per salvaguardare la vita del pianeta. Little boy è l'ordigno che 70 anni fa esplose su Hiroshima ed è nell'opera anche il nome del bambino che gioca inconsapevole con sabbia radioattiva. Sopra di lui la chimera dell'energia atomica che ha le fattezze di una medusa (uno degli animali che assorbe più radiazioni). 
L'opera di Lin Jingjing  ci fa riflettere sul tempo, sulla memoria, sull'esistenza: un secolo di fotografie della famiglia dell'artista che mettono in mostra crepe, pieghe e impronte che stanno svanendo nel tempo. 

Nobody Dnows I Was There, Nobody Konows
I Was Not There: Private Memory, 2009



La fotografia descrive un incontro alludendo ad una separazione, può alleviare o aumentare la solitudine, diventa testimonianza della transitorietà della vita, ma è anche segno dell'esistenza e rievocazione di sentimenti. La fotografia, il ricordo ma soprattutto le emozioni e i sentimenti sono ciò che rimarrò in eterno

Nobody Dnows I Was There, Nobody Konows
I Was Not There: Private Memory, 2009- particolare

L'arte contemporanea può essere l'elemento di dialogo su cui sviluppare il confronto fra la nostra società in cerca di nuove prospettive e quella cinese in cerca di nuove opportunità.
Discussione e dialogo tra due società in contatto sin dai tempi di Marco Polo e Matteo Ricci che nelle sedi di Torino e Vercelli posso dialogare poiché sono state create delle apposite aree di discussione per approfondire temi di economia, finanza, turismo, commercio, tradizioni, cultura, gastronomia ecc. con il coinvolgimento delle comunità cinesi del territorio (date ed orari sul sito della mostra).
Tra gli artisti presenti due nomi di maestri: a Vercelli Ai Weiewi con il video «Beijing 10-2003» e a Torino Michelangelo Pistoletto che ha realizzato una suggestiva installazione dedicata al «Terzo Paradiso» nei giardini di fronte al Mastio della Cittadella 



Prendiamo in mano la valigetta della felicità: buon viaggio ....




  Vale la pena visitare la mostra... vi sorprenderà!













venerdì 10 luglio 2015

LIBERI TUTTI! Arte e società in Italia. 1989-2001

Al MEF di Torino una nuova mostra Liberi Tutti! Arte e Società in Italia. 1989-2001. Per la prima volta un'analisi attraverso una prospettiva storica della generazione di artisti italiani attivi tra gli anni Ottanta e l'inizio degli anni Duemila



Il progetto dei curatori Luca Beatrice, Andrea Busto e Cristina Parella nasce da un'esigenza di storicizzare un passato prossimo, recente ed intenso di voci artistiche libere ed importanti che non hanno ancora avuto una loro collocazione temporale nel complesso mondo dell'arte ma anche da una riflessione sull'arte italiana dell'ultima metà del secolo scorso che è confinata a ruoli secondari nel panorama internazionale pilotato da sistemi economici che non tengono conto della qualità e della ricerca che invece secondo loro hanno invece primaria importanza.
Arte Povera e Transavanguardia non hanno saputo fare da traino alle generazioni seguenti ed in alcuni casa ne hanno addirittura ostacolato lo sviluppo.
La scena artistica italiana degli anni Novanta è ricca di novità ed effervescenze creative ed è forse l'ultima generazione uscita in maniera compatta e propositiva sulla scena internazionale, è una generazione che, rispetto a quelle precedenti, pratica una grande libertà stilistica, formale e di contenuti ma senza riuscire a conquistare il mercato internazionale che non si è aperto alla creatività italiana.
Passando dalla pittura


Marco Cingolani - Il ritrovamento di Aldo Moro 1989
al video

Domenico Mangano - Storia di Mimmo 2000

dall'installazione

Botto & Bruno - Sogno di periferia 1996

 
vedovamazzei My Weakness - 2000




alla scultura,

Perino&Vele-Cappotto 500 1997-1999
Paolo Canevari - Camere d'aria 1991
dalla fotografia all'oggetto
Paola Pivi-Do You Know Why Italy Is Sharped
 Like a Boot? Because...2001
Lara Favaretto - Mondo alla rovescia - 2001-2002














i giovani artisti, nati prevalentemente negli anni Sessanta, emergono nell'ultimo decennio degli anni Novanta e sono fortemente legati all'aspetto progettuale, spesso dialogano tra di loro  e si relazionano ad altri linguaggi come la letteratura, il cinema la musica.
Sono stati selezionati 62 artisti per un totale di oltre 72 opere prodotte tra il 1989 e il 2001 introdotte nell'esposizione da note didascaliche che raccontano avvenimenti storici, politici, artistici nazionali ed internazionali che hanno caratterizzato i diversi anni del decennio preso in esame.  
 Il titolo della mostra "Liberti tutti!" si ispira ad una canzone dei Subsonica (gruppo torinese) uscita nel 1999 e sottolinea l'ampio spazio di possibilità aperto  dall'arte italiana degli anni Novanta. Un momento particolarmente vivace e creativo, non più ripetutosi in tempi successivi. 

 
Artisti in mostra
Mario Airò, Stefano Arienti, Matteo Basilé, Massimo Bartolini, Alessandro Bazan, Vanessa Beecroft, Elisabetta Benassi, Simone Berti, Betty Bee, Monica Bonvicini, Botto & Bruno, Paolo Canevari, Monica Carocci, Maurizio Cattelan, Umberto Cavenago, Loris Cecchini, Marco Cingolani, Sarah Ciracì, Roberto Cuoghi, Cuoghi Corsello, Mario Dellavedova, Bruna Esposito, Lara Favaretto, Flavio Favelli, Giovanni Frangi, Giuseppe Gabellone, Stefania Galegati, Angiola Gatti, Daniele Galliano, Francesco Jodice, Massimo Kaufmann, Thorsten Kirchhoff, Luisa Lambri, Armin Linke, Marcello Maloberti, Miltos Manetas, Domenico Mangano, Margherita Manzelli, Eva Marisaldi, Marco Mazzucconi, Marzia Migliora, Liliana Moro, Adrian Paci, Luca Pancrazzi, Diego Perrone, Alessandro Pessoli, Cesare Pietroiusti, Perino&Vele, Cristiano Pintaldi, Paola Pivi, Pierluigi Pusole, Andrea Salvino, Lorenzo Scotto di Luzio, Rudolf Stingel, Grazia Toderi, Tommaso Tozzi, Patrick Tuttofuoco, vedovamazzei, Maurizio Vetrugno, Francesco Vezzoli, Massimo Vitali, Luca Vitone, Sisley Xhafa.

"Una mostra che racconta la storia del nostro Paese a confronto con gli avvenimenti accaduti nel mondo (...) , chi ne è stato protagonista non potrà che riandare a un tempo in cui l'Italia si trovava ancora al centro di molte questioni; chi non c'era e vuol saperne di più, troverà gli spunti di una freschezza culturale, pur tra diverse contraddizioni, che conoscerli serve per ripartire. Il messaggio, in fondo, è questo."  Luca Beatrice






domenica 5 luglio 2015

Sebastião Salgado GENESI




Sino al 30 settembre 2015 al Forte di Bard (AO) nelle sale delle Cannoniera viene presentata GENESI l'opera di uno dei più grandi fotografi di tutti i tempi, Sebastião Salgado.
Il progetto, frutto di otto anni di ricerche e trentadue spedizioni nei cinque continenti, vuole rappresentare il Pianeta Terra in un modo nuovo, ritraendo le meraviglie che rimangono ancora nel nostro pianeta.
Raggruppa 250 straordinarie immagini frutto di un viaggio fotografico che Salgado ha compiuto in cinque continenti per documentare e mostrare con spettacolari immagini in bianco e nero quella parte del pianeta che sopravvive integra all'azione dell'uomo, come al tempo della Genesi, inducendo ognuno di noi a mantenerla viva e a preservarla attraverso il cambiamento dei nostri stili di vita e l'assunzione di comportamenti più rispettosi della natura e di quanto sta intorno a noi.
Con la fotografia ma anche con progetti di riforestazione ed i educazione ambientale, Salgado da anni si dedica con la moglie alla salvaguardia e alla tutela del pianeta con particolare attenzione per la foresta Amazzonica del Brasile, sua patria ma anche polmone vitale della terra.
La mostra è divisa in 5 sezioni.
Prima sezione: sud del Pianeta con l'Argentina, l'Antartico e le sue isole
Pinguini chinstrap su un iceberg tra le isole Zavodovski e Visokoi  -Sandwich australi 2009

Seconda sezione: Africa, un continente estremamente diversificato e molto diverso dagli altri

Le donne mursi e summa sono le ultime al mondo a portare
dischi labiali. Villaggio Mursi di Dargui - Etiopia 2007
Terza sezione: I Santuari del Pianeta dedicata ad un certo numero di isole (Madagascar, Papua Nuova Guinea e i territori degli Irian Jaya) così definite perché custodiscono una biodiversità particolarissima

Gli Yali vivono sui monti Jayawijaya - Papua occidentale. Indonesia 20010
Iguana marina - Galapagos Equador 2004













Quarta sezione: l'Emisfero Nord che comprende regioni fredde ma nel quale è stato incluso anche il Colorado, meraviglioso territorio degli Stati Uniti.

Popolazione Nenci in migrazione fino al circolo
polare artico - Penisola di Jamal - Siberia Russia 2011
Popolazione Nenci in migrazione fino al circolo
polare artico - Penisola di Jamal - Siberia Russia 2011

La confluenza del Colorado con il Little Colorado vista dal territorio navajo
Arizona USA 2010

Quinta sezione: l'Amazzonia il polmone del mondo e il luogo dove abitano moltissime specie di flora e di fauna. L'Amazzonia del Brasile e del Venezuela con le sue spettacolari catene montuose e la zona del Pantanal un habitat di specie faunistiche molto differenziate ed importanti.
La Cueva de Auyan (la montagna del diavolo)
Uruyen - Venezuela 2006

Ritratto di gruppo degli sciamani Kamayura
Mato Grosso  - Brasile 2005
















Da non perdere ...


Sebastião Salgado è nato nel 1944 ad Aimorés, bello stato di Minas Gerais in Brasile ed è un fotografo di fama internazionale.
Laureato in Economia all'università di Vitòria (Brasile), negli anni '7o prende in mano la macchina fotografica Leica della moglie e capisce che la fotografia è un mezzo duttile e perfetto per conoscere e far conoscere il mondo e le sue problematiche sociali. Da allora non l'ha più lasciata e ha lavorato spostando in ogni parte del mondo scattando foto per far sì che le sue fotografie portino un messaggio: dobbiamo riappropriarci della terra che abbiamo avuto in eredità da chi ci ha preceduto e averne cura per poterla trasmettere a nostra volta.