Translate

venerdì 30 gennaio 2015

AL FRONTE. CINEOPERATORI E FOTOGRAFI RACCONTANO LA GRANDE GUERRA






La mostra AL FRONTE. Cineoperatori e fotografi raccontano la Grande Guerra  si può visitare dal 29 gennaio al 3 maggio 2015 alla Mole Antonelliana sede del Museo del Cinema di Torino.

Cento anni fa, la Grande Guerra investe il Vecchio Continente con la sua modernità che, oltre alle armi, annovera l'utilizzo di nuovi mezzi di comunicazione come la fotografia e il cinema.


E' stata inaugura ieri  la mostra che propone un percorso di immagini attraverso 160 fotografie inedite, scattate da Luis Bogino al seguito del Regio Esercito Italiano e dai soldati fotoamatori dislocati sui di guerra.

Inerpicandosi sulle rampe della Mole, accanto alle foto si sviluppa il percorso cinematografico: una selezione di film “dal vero”, girati al fronte e nelle retrovie, e di titoli di fiction di epoche diverse, testimonianza di un'eredità visiva e culturale variamente interpretata nel corso del tempo.
In mostra anche lo sguardo di artisti  contemporanei come Paola De Pietri


Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi che propongono una lettura personale della prima guerra mondiale, dei luoghi che essa ha attraversato e di una memoria spesso dimenticata.
È la prima volta in Italia che si espone un simile patrimonio iconografico, e non poteva che farlo il Museo del Cinema, con il suo giacimento sterminato di immagini da cui hanno attinto le curatrici della mostra Roberta Basano e Sarah Pesenti Compagnoni.
Una mostra interessante che ci aiuta a ricordare il sacrificio di molti uomini.

Ermeticamente riassuntiva  la prima immagine dell'inizio mostra ....



venerdì 23 gennaio 2015

Curiosità: Marina Abramović


Scomparsa dietro il suo grande ego, forse nella voglia di "partecipare”, forse anche di sperimentare, fatto sta che i risultati stanno diventando parecchio incerti. 
Marina Abramović come ultima creazione ha fatto una serie di decori su piatti, per conto dell’azienda Bernardaud
 
 
 Uccellini, stelle, superfici lunari. Qualcosa che, paradossalmente, sembra lontano anni luce da tutto quello che ci ha insegnato, negli anni, la Signora della performance, che con il cibo ha realizzato non poche azioni, sempre d’impatto

Balcan Baroque - Leone D'Oro XLVII Biennale di Venezia (1997)   
 
Ha dichiarato: "Per me l’atto del mangiare è pura semplicità. E così ho deciso di usare decorazioni semplici e personali".
Qualcuno però la ricorda così ...
The Onion - 1995
 
 


martedì 20 gennaio 2015

WEEK-END D'ARTE: ARTE FIERA BOLOGNA

A BolognaFiere dal 23 al 26 gennaio 2015 si terrà l'edizione n. 39 di Arte Fiera Bologna




Saranno presenti 210 espositori con 2mila opere di oltre mille artisti tra maestri e giovani promesse.
Suddivisa in cinque sezioni: la Main section con gallerie di moderno e contemporaneo; Focus est centrata sulla produzione del Medio Oriente e dell'Europa dell'Est; Solo Show con gallerie che propongono monografie di grandi autori; Fotografia in collaborazione con Mia Fair; Nuove proposte con gallerie che presentano artisti con meno di 35 anni.
Durante i giorni di Arte Fiera tutta bologna si anima di vernissage, mostre, eventi e feste: il Mambo, cuore pulsante dell'arte contemporanea bolognese, propone due mostre interessanti quella di Lawrence Carrol "Ghost house"
e quella di Franco Guerzoni "Archeologie senza restauro". Mentre il Museo Morandi (presso la sede del Mambo) presenterà il nuovo percorso espositivo "Morandi e l'antico".
A casa Morandi (via Fondazza 36) nella sala conferenze Ada Duker presenta "Imprevedibili nature morte" un omaggio fotografico al maestro bolognese e alla città.
Da non perdere la visita alla Pinacoteca Nazionale (via Belle Arti 56) un gioiello nascosto ma con grandi tesori da scoprire...
Il tema di Arte Fiera è la contaminazione tra passato e presente  che verrà interpretato anche dall'artista Sissi in "Manifesto anatomico" una mostra diffusa con opere sparse tra il Museo civico archeologico, l'Archiginnasio e il museo di Palazzo Poggi.


Anche quest'anno ci sarà 


la notte bianca dell'arte che si terrà sabato 25 gennaio 2015. Una notte dedicata all'arte contemporanea in cui gallerie di arte contemporanea mostreranno le loro collezioni fino a mezzanotte. Sarà una maratona notturna che dopo la chiusura di Arte Fiera coinvolgerà palazzi storici, caffè, negozi, osterie e hotel.
Non c'è da preoccuparsi, per spostarsi da un punto all'altro si può usufruire dell'Art City Bus.

domenica 18 gennaio 2015

Curiosità - Galleria Sabauda Torino

Nella nuova Galleria Sabauda di Torino, inaugurata il 4 dicembre 2014, sono esposte due tavole dell'artista Roger Van Der Weyden che nel 1635 erano inventariate a Palazzo Ducale di Torino come trittico.
Il terzo elemento centrale è ora conservato al Louvre di Parigi poiché il trittico faceva parte dell'elenco delle opere della Galleria Sabauda che Napoleone, nel suo passaggio in Italia, volle fossero trasferite a Parigi.
Nel 1799 infatti i commissari della repubblica requisirono le opere e soltanto nel 1815 grazie a Lodovico Costa si riuscì ad ottenere la restituzione di alcune delle opere trafugate tra cui i due pannelli e l'Annunciazione di Orazio Gentileschi.


Un devoto in orazione 1434/1435


Visitazione 1434/1435













Per vedere il terzo pannello rappresentante l'annunciazione dobbiamo quindi recarci al Louvre
(se acquistate la guida del museo, nella didascalia c'è scritto "proviene dalla Galleria reale di Torino")
 
L'annunciazione 1434/1435 - Louvre Parigi




Attualità - Nuovo murale a Parco Dora

Nel mese di novembre 2014 a Parco Dora Torino è stato realizzato un grande murale

Parco Dora area Vitali (vasche di raffreddamento)
Gli artisti DOLO (Torino), GATTO (Milano) e XTRM (Paesi Baschi) hanno raffigurato elementi simbolici caratteristici della cultura irlandese traendo spunto dalla vita e morte di Bobby Sands figura connessa alla lotta nord irlandese per i diritti civili.


Murale commemorativo - Belfast


venerdì 16 gennaio 2015

CHAGALL





Al Palazzo Reale di Milano fino al 1 febbraio 2015 sono in mostra
200 opere di Marc Chagall: forse la più grande retrospettiva mai dedicata in Italia al pittore Russo (il suo nome era Moishe Segal)

  


Si possono ammirare dipinti che fanno parte della collezione degli eredi (alcuni mai esposti prima) ma anche quadri provenienti da musei di tutto il mondo che ripercorrono tutta la sua produzione artistica.
Chagall, morto quasi novantottenne, si è costruito un linguaggio artistico inconfondibile fatto di poetica, fantasia e ricordi.
Molti  i dipinti di Vitebsk suo villaggio natio che non dimenticherà mai infatti continuerà a dipingerlo durante il suo soggiorno in Francia (è Parigi a partire dal 1910) 


Sopra Vitebsk - 1914
e anche in America dove si rifugerà nel 1941 per sfuggire al nazismo.
Nei suoi quadri sono molto evidenti i contatti con le avanguardie europee del Novecento: l'influenza del cubismo e l'utilizzo sapiente


Nudo con pettine - 1911/12


Io e il mio villaggio - 1912
dei colori che rielabora traendo spunto dai fauves pur mantenendo la tanto amata tradizione popolare popolare  russa ed ebraica.







Le emozioni della sua vita Chagall le rappresenta tutte a partire dal suo rapporto con Bella Rosenfeld sua prima moglie.
Marc e Bella
Dipinge paesaggi che esprimo la tranquillità vissuta durante la luna di miele

Il poeta disteso - 1915

la tenerezza delle ricorrenze
Il compleanno - 1915








Le fragole - 1916





la vita famigliare 












e le tragedie del '900
Il guanto nero 1923 1948
La caduta dell'angelo - 1923 1933 1947









 
Un trionfo di colori sono i fiori di Francia che riflettono nelle opere la giosità dell'incontro di Chagall con la Costa Azzurra. E' infatti nel periodo 1925-1931 che dipinge quadri che fanno sentire il calore della campagna soleggiata ed esaltano la luce dei luoghi in cui soggiorna 
Bella con un libro e un vaso - 1926

La coppia a Saint Paul - 1968
Ritratto di Vava - 1953/1956
e tornerà a ridipingerli al suo ritorno a Nizza (1951-1975) dove incontrerà Valentina Brodsky (Vava)  che sposerà il 12 luglio 1952 (fu la figlia Ida a fargliela conoscere)
Ida Chagall e suo padre
Vava e Marc



Nella sua lunga vita Chagall si occupò anche di teatro prima sviluppando la sua vena creativa a confronto con i grandi miti del teatro russo come Gogol, poi in qualità di interprete, regista e coordinatore con il teatro ebraico dove trasformerà in immagini l'aspetto più caratteristico della cultura ebraica: il senso dell'humour
 
Il violinista verde - studio per il teatro Ebraico - 1917
Durante la guerra l'arte rimane per Chagall la risorsa estrema che lo salverà dalla disperazione. L'incontro con la musica e le commissioni per i balletti di Aleko di Rachmaninoff e per l'Uccello di fuoco di Stravinsky, renderanno concreta la passione della sua vita per la musica.
Negli anni sessanta e settanta arriveranno poi le commesse monumentali per opere pubbliche, affreschi, mosaici e vetrate e soprattutto quelle per l'Opera Garnier di Parigi o per il Lincoln Art Center del Metropolitan di New York
 
t
Trionfo della musica - 1966





martedì 13 gennaio 2015

Attualità - Martino Gamper e le vetrine di Prada

 

Martino Gamper, designer italiano da anni trapiantato a Londra, ha usato la prospettiva per mettere in scena le collezioni Prada.
Un nuovo allestimento d’autore, che farà riconoscere Prada in tutto il mondo.
La parola d'ordine è essenzialità, rigorosità con l'uso di pochi elementi che trasformano la vetrina in uno spazio angolare, uno spigolo proiettato in avanti, all’infinito, in cui si incastrano manichini ed accessori, protagonisti di una visione prospettica e un po' metafisica.
Sullo sfondo e intorno materiali naturali come il legno, frammenti visivi di paesaggi, transiti di luci e di stagioni, in una promenade tutta mentale tra luoghi incontaminati: boschi, cascate, cime innevate.
Corners resterà allestito fino alla fine di marzo 2015.


Vetrine Prada - Milano
 

sabato 10 gennaio 2015

Attualità - Torino incontra Berlino

Il 2015 porterà la città di Torino a Berlino per un viaggio all’insegna dell’arte e della cultura di due popoli pronti a condividere affinità e differenze. Dopo l’iniziativa che nel 2013 vedeva la città piemontese "gemellata” con la Francia, da domani sarà possibile assistere a un nuovo incontro che arricchirà l’offerta culturale torinese per l’EXPO. Il programma per "Torino incontra Berlino”, offrirà tantissime iniziative che saranno presentate a cadenza trimestrale. 
La manifestazione prenderà il via al Museo Diffuso della Resistenza con la presentazione di "Pietre d’inciampo Torino (Stolpersteine)”, un monumento realizzato dall’artista tedesco Gunter Demnig
 

 a memoria delle persone scomparse a seguito della deportazione nazista e fascista. L’opera è molto originale perché prevede la partecipazione di 1100 località di 16 paesi europei che porranno a terra oltre 40mila sanpietrini con la testa dorata recanti il nome di una vittima delle persecuzioni,
 
 
 
 
 
 
 
 



e a Torino ne verranno deposte 27 per ricordare altrettanti deportati nei campi di concentramento . 
Non solo questa iniziativa animerà il primo trimestre, due Luci D’Artista illumineranno la città per tutto l’anno in omaggio a Berlino, My noon di Tobias Rehberger, grande orologio luminoso che scandisce le ore e non in sessantesimi, e Piccoli spiriti blu di Rebecca Horn, mentre da metà marzo il Goethe-Institut Turin offrirà al pubblico lo "Strabiliante e esilarante mondo di Nadia Budde”, mostra della famosa illustratrice berlinese.
Questi solo alcuni degli appuntamenti in agenda per l’occasione, non mancheranno inoltre eventi dedicati alla musica, al cinema, alla scienza, alla filosofia, alla lingua e alla letteratura tedesca, nonché una serie di spettacoli dal vivo. 
Insomma ce ne sarà per tutti i gusti, come recita un proverbio tedesco "Man muss die Feste feiern, wie sie fallen”, e cioè "Bisogna celebrare le festività, come capitano”, nel senso di cogliere al volo le buone occasioni! (articolo di Giulia Testa - pubblicato il 9/1/15 su Exibart.com)


giovedì 8 gennaio 2015

ALBERTO GIACOMETTI




Dalla fondazione Alberto e Annette Giacometti di Parigi provengono le 60 opere in mostra alla Galleria d'Arte Moderna di Milano fino al primo febbraio 2015.

Figura I (Caroline) 1961
Alberto Giacometti è considerato uno dei più significativi scultori del Novecento ma sono esposti anche dipinti e disegni
realizzati dall'artista tra gli anni Venti e Sessanta.
Di solito lo si identifica con "l'uomo che cammina" (non presente in mostra)
Homme qui marche I - 1960

Testa di Ottilia 1925
 
mentre alla Gam di Milano si può ripercorrere la carriera dell'artista dai suoi esordi  in Svizzera alla maturità vissuta per la maggior parte a Parigi nell'atelier di rue Hippolyte-Maindron.

Composizione 1927-28




Le opere ci fanno ripercorrere i suoi contatti con il cubismo



l'influenza che l'arte africana ebbe sulle sue sculture


La coppia 1927


Sfera sospesa 1931
Donna che cammina 1932
e la partecipazione al movimento surrealista con l'enigmatica sfera sospesa (prototipo degli oggetti a funzionamento simbolico, come affermò Dalì, perché capace di sollecitare i meccanismi inconsci dello spettatore) o la solennità della donna che cammina (la scultura, pur assomigliando per la sua staticità alle sculture dell'antico Egitto che Giacometti ammirava e studiava nelle collezioni del Louvre,  può essere considerata surrealista perché essendo acefala emana inquietudine ).
.... Sartre lo definì artista esistenziale per eccellenza.
Quattro donne su piedistallo 1950

La scultura quattro donne su piedistallo, rappresentano per l'artista la fragilità degli esseri viventi, la fragilità esistenziale presente in ogni individuo.












Grande donna 1960-61
Infine nell'opera grande donna la figura femminile trova la sintesi di tutte le composizioni possibili che Alberto Giacometti aveva sperimentato.